FERMO PER LA PESCA DEL PESCE FRESCO
In questi mesi è stata attivata il fermo pesca nell’Adriatico da Bari a Trieste.
Questa informazione l’ha trasmessa la Coldiretti, ha sottolineato che la norma di fermo si allarga da Trieste a Bari, dopo che era già scattato lo scorso 25 luglio a Pesaro. Questa è una vera e propria mazzata alla nostra economia, avendo un paese che basa il proprio fatturato sulla pesca e la consumazione di pesce che arriva quotidianamente sulle nostre tavole. Con questo fatto per un po’ non verrà praticata la pesca in questi luoghi e molti pescatori sono preoccupati e sono arrivate le proteste di molti pescatori baresi considerando questo fermo una “vergogna” per chi si spacca quotidianamente la schiena e si sveglia ogni mattina alle 7:00 per andare a pescare.
Di certo questa atto va a colpire chi era messo già in difficoltà, facendo un lavoro non semplice e dopo il blocco fermo le cose saranno complicate ulteriormente come spiega la Coldiretti.
RISCHIO DI ARRIVO DI PESCE DALL’ESTERO
L’altro problema da considerare è che con lo stop da Trieste a Bari aumenterà il rischio di pesce che viene da altri paesi stranieri senza alcuna garanzie e quindi si rischia anche di calare la fiducia nei consumi da parte dei nostri compaesani. Di certo il nostro Made in Italy non è roba da poco, basti pensare come molti stranieri vengano in Italia oltre che vedere le città artistiche, anche per consumare i nostri prodotti come il nostro buonissimo pesce fresco che con questo provvedimento non si vedrà per un po’.
Quindi niente più pescivendoli da Trieste a Bari, d’ora in poi tutti saremo esposti al pesce congelato in chissà quale punto del mondo.
I PAESI ESTERI CONSIGLIATI PER PRENDERE IL PESCE
Con questo provvedimento schiacciasassi, uno dei posti esteri da preferire per il pesce sono tutti paesi che si affacciano vicino al mare come per esempio la Spagna e Inghilterra, quindi il consiglio che da Coldiretti è di stare attenti all’etichetta di provenienza e non farsi ingannare da dove è stato confezionato, perché se è stato confezionato in Italia non è detto che provenga da lì.
Come si possono notare sono molti i problemi che potremmo intraprendere attuando questa normativa sia dal punto di vista economico che salutare per le nostre tavole.
Staremo a vedere nelle prossime settimane se sarà prolungata rispetto a quanto stabilito, in ogni caso sarà un duro colpo che vedo difficile che potrà essere compensato.