L’educazione fisica e l’attività sportiva sono componenti cruciali dell’istruzione dei giovani, contribuendo al loro sviluppo fisico e mentale. Tuttavia, sta emergendo un problema di rilevanza nazionale: non ci sono palestre nelle scuole, infatti, poco più di due edifici su cinque sono dotati di queste strutture.
Il Disegno di Legge per la promozione della pratica sportiva nelle scuole e l’istituzione dei nuovi giochi della gioventù è stato approvato all’unanimità. Una misura meritoria e lungamente attesa, un passo avanti nella promozione della salute e del benessere dei giovani studenti attraverso l’attività fisica. Tuttavia, c’è un’ombra che si estende su questa vittoria per l’istruzione in Italia, una questione strutturale che colpisce in particolare gli alunni più giovani.
Tuttoscuola, l’organizzazione che da anni si batte per una migliore istruzione, ha sollevato un importante interrogativo: dove si terranno le lezioni di educazione motoria nelle scuole primarie? Si, perché mentre il concorso per assumere 1.740 insegnanti di educazione motoria nella scuola primaria è partito con grande slancio, molti di loro si troveranno a insegnare in una realtà che non può garantire le adeguate strutture sportive.
La situazione è allarmante. Tuttoscuola ha esaminato attentamente i 12.493 edifici scolastici che ospitano scuole primarie, ed è emerso che il 41,9% di essi (precisamente 5.219 edifici) dispone di una palestra. Ciò significa che poco più di due edifici su cinque sono dotati di queste strutture, lasciando i restanti tre edifici senza.
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La distribuzione delle palestre nelle diverse regioni italiane presenta una notevole disparità. In Puglia, il 62,1% degli edifici scolastici che ospitano scuole primarie è dotato di una palestra, mentre in Calabria e Sicilia questa percentuale si abbassa rispettivamente al 18,8% e al 22,6%. Questi dati rivelano una realtà preoccupante, poiché la mancanza di palestre costringe gli studenti a cercare alternative per svolgere l’educazione motoria.
La domanda è inevitabile: dove si terranno le lezioni di educazione motoria per gli studenti delle scuole primarie che si trovano in uno degli 7.230 edifici sprovvisti di palestra? Alcuni potranno avere la fortuna di condividere strutture con scuole secondarie o di utilizzare strutture distaccate. Tuttavia, per la stragrande maggioranza, la realtà sarà ben diversa. Dovranno adattarsi a fare esercizio fisico in spazi improvvisati o, ancora peggio, in aule tradizionali.
Questa situazione è un grido d’allarme per il sistema scolastico italiano. L’educazione motoria è fondamentale per la crescita e lo sviluppo sano dei giovani. Senza le adeguate strutture e risorse, stiamo negando loro un’opportunità cruciale per il loro benessere fisico e mentale.
È evidente che il passo compiuto dal Senato per promuovere la pratica sportiva nelle scuole è lodevole, ma è urgente affrontare il problema delle palestre scolastiche. È necessario un impegno serio da parte delle istituzioni e delle autorità educative per garantire che ogni scuola primaria abbia accesso a strutture adeguate per l’educazione motoria. Solo così potremo assicurarci che i nostri giovani crescano forti, sani e pronti a affrontare le sfide del futuro.