Nicola Zingaretti, la primavera del Partito Democratico: come cambierà il partito?

Oltre un milione di preferenze per il neo-segretario Nicola Zingaretti.

La vittoria, a ogni modo, è di tutto il partito. Sono state ben oltre il milione e 700 mila le persone che, durante la giornata di ieri, si sono recate nei 7000 gazebi e seggi elettorali. Nonostante le vacanze di Carnevale, nonostante le lunghe code, nonostante i bassi responsi delle ultime amministrative. Forse per il Partito Democratico non è ancora giunta la sua ora.

Forse, è giunta la sua rinascita. La primavera del Partito Democratico.

Riepiloghiamo in poche righe la biografia del neo-segretario, utile per analizzare, in un secondo momento, la linea politica che adotterà.



Fonte immagine: La Voce di New York

Nicola Zingaretti, romano, detiene il primato di “doppio mandato” alla guida della Regione Lazio. Ma gli esordi nella vita politica iniziano ben prima. All’età di 17 anni. “Sai quando arrivi sul bagnoasciuga, tu non te l’aspetti, lei arriva, e ti ritrovi tutto bagnato? Ecco”, spiega Zingaretti. “Per me la politica è sempre stata una cosa così. Non l’ho mai scelta. Mi ci sono trovato dentro, zuppo.” 

Non ancora maggiorenne, un giovane Nicola fonda l’associazione di volontariato anti-razzista Nero e non solo. C’è da sapere, sulla sua vita privata, che i nonni, e per un pelo anche la madre che riuscì a salvarsi, furono presi dai nazisti e condannati ai campi di sterminio.  Nicola nasce e cresce in questo contesto, con queste memorie di famiglia sulle spalle. Successivamente, tra il 1985 e il 1989 è Segretario regionale del Lazio e membro del Fronte Gioventù Comunista. Nel 1992 viene eletto Consigliere comunale a Roma: qui si occupa di legalità e difesa ambientale. Poi, seguono i due mandati da governatore della Regione.

Dedica la sua vittoria a Greta Thunberg

“Ora cambierò tutto e volteremo pagina”, afferma Nicola Zingaretti dopo la notizia della vittoria. “Voglio un campo largo in cui non sarò il capo ma il portatore di tante istanze. Due saranno le parole d’ordine: Unità e cambiamento.”  Centrali, nel suo discorso da neo-segretario, i ringraziamenti e le citazioni.  Cita i partigiani “che ci hanno insegnato la democrazia e oggi vanno ai seggi per votare ancora” , cita Aldo Moro, cita la giovane ambientalista Greta Thunberg, a cui dedica questo successo. E ringrazia anche le donne, le femministe, e “i ragazzi che possono baciarsi in libertà, quelli che vogliono andare sull’autobus con la kippah senza sentirsi additati, così come chi vuole pregare Allah”.



Come si esprime sui Cinque StelleNon vengono citati nel discorso. Anche se qualche frecciatina velata al reddito di cittadinanza l’ha scagliata, esortando i 5 milioni di poveri che attendono risposte a non sentirsi mortificati, ma a cercare un’alternativa. Un’alternativa da ricercare nel nuovo Pd.

Quali sono i cambiamenti imminenti del partito?

Ilaria Genovese


Nota Redazionale: secondo un sondaggio condotto da Ultima Voce solo il 35% degli intervistati ha deciso di partecipare alle primarie che hanno visto protagonista Nicola Zingaretti, nuovo segretario del Partito Democratico.
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