Nguyen Thanh Binh (1954, Hanoi, Vietnam) è un pittore del vento e del colore. Le sue delicatissime e soavi figure di donne sono un elogio al colore quando si stende con poche pennellate sulla tela.
Nguyen Thanh Binh, pittore vietnamita, ricrea sempre lo stesso modulo di soggetti all’interno dei suoi quadri, rendendoli però sempre diversi.
Quattro i contesti in cui i suoi personaggi si muovono come ripresi da brevi fotogrammi: la maternità, la scuola, la danza e la raccolta dei fiori. E per ognuno di essi c’è sempre un colore diverso e una delicatezza tutta nuova da scoprire.
Sono pennellate spesse e delineate quelle che contornano queste donne intente ad allattare, a ballare o a raggrupparsi tra amiche per andare a scuola o a raccogliere i fiori di loto. L’assenza di dettagli che ritraggono il viso -quasi sempre coperto dai grossi cappelli di carta di riso o del tutto nascosto da una prospettiva che ritrae la donna di spalle-, rende queste figure evanescenti e leggere, come quel vento che sposta loro i vestiti e che viene immortalato.
Sono scorci di vita quotidiana di una routine che potrebbe suggerirci le principali attività di una donna vietnamita, in quanto sia i vestiti sia i fiori raccontano una specifica cultura e non possono essere decontestualizzati per permettere un’interpretazione generalizzata.
Nguyen Thanh Binh ritrae queste donne con particolare ripetitività, denominando e distinguendo un quadro dall’altro solo grazie al colore. Questo sembra un esercizio di stile, nonché una pura sperimentazione del colore con la luce e le ombre. In qualche modo misterioso questa modulazione sempre simile tra una produzione e l’altra possiede un fascino accattivante che impedisce di annoiarsi.
Tra madri intente ad accudire, coccolare e allattare i propri figli; tra ragazze che in gruppo si muovono per andare a scuola; tra fioriste che curano e raccolgono fiori variopinti; tra ballerine di danza classica intente a studiare i loro passi, Nguyen Thanh Binh sembra riprodurre le varie espressioni della delicatezza femminile. La maternità, la grazia del corpo che si dedica al ballo, la freschezza della giovane che coglie i fiori con il romanticismo che evoca una ragazza che coglie i fiori.
Un omaggio, un amore, uno scorcio di società e una donna che è una e due al contempo; che è gruppo e solitudine; che è colore che si muove al vento.
Gea Di Bella