Ngozi Okonjo-Iweala: chi è la prima donna a capo della WTO?

Ngozi Okonjo-Iweala

Si è conclusa lunedì 7 febbraio la sessione speciale del Consiglio generale che ha visto Ngozi Okonjo-Iweala, nigeriana naturalizzata statunitense, salire al vertice della World Trade Organization. Si tratta di una sentenza destinata a rimanere nella storia, essendo la prima donna e la prima africana a ricoprire il ruolo di direttrice generale dell’organizzazione.

Chi è Ngozi Okonjo-Iweala?

Nata in Nigeria nel 1954, Okonjo-Iweala è laureata in economia all’Università di Harvard e ha ottenuto un dottorato di ricerca presso il MIT con una tesi sui mercati finanziari rurali nigeriani.

Già ministro delle Finanze della Repubblica Federale della Nigeria dal 2003 al 2006 e, successivamente, dal 2011 al 2015, Ngozi Okonjo-Iweala ha lavorato per oltre venticinque anni come economista presso la Banca Mondiale e fa parte della Commissione Internazionale per il futuro dell’educazione dell’UNESCO.

Ottenuta la nomina dopo l’improvviso ritiro della rivale Yoo Myung-hee, ministro del Commercio in Sud Corea, Okonjo-Iweala entrerà in carica ufficialmente a partire dal primo marzo, per un periodo rinnovabile di almeno quattro anni .

Difficoltà interne alla WTO nel processo di nomina

A seguito delle dimissioni del brasiliano Roberto Azevedo, per diversi mesi la WTO è rimasta priva di un direttore generale. In carica dal settembre 2013, l’ex vertice della WTO ha deciso di lasciare l’incarico nell’agosto del 2020, un anno prima del termine del proprio mandato, dopo aver ricevuto la nomina di vicepresidente della PepsiCo.

Il vuoto venutosi a creare ha dato il via ad un lungo processo di ricerca del nuovo vertice dell’Organizzazione, reso particolarmente ostico dal blocco da parte degli Stati Uniti della nomina di un direttore ad interim.

Selezionata come candidato principe dagli ambasciatori chiave della WTO già ad ottobre 2020, Ngozi Okonjo-Iweala era stata inizialmente osteggiata dall’amministrazione Trump, che vi aveva preferito la rivale sudcoreana. Dal momento che la carica viene conferita solo dopo l’ottenimento del consenso da parte di tutti i 164 stati membri, la situazione di stallo si è recentemente sbloccata grazie all’appoggio della nuova amministrazione USA guidata da Biden.

Riforme e proposte annunciate da Okonjo-Iweala

La neoeletta direttrice generale della WTO ha annunciato, tra le prime dichiarazioni ufficiali, di essere cosciente della necessità di profonde riforme all’interno dell’organizzazione, in particolare per far fronte all’emergenza sanitaria globale.

Una delle priorità annunciate da Okonjo-Iweala, infatti, è quella di indagare come la WTO possa giocare un ruolo più decisivo nella lotta contro il Covid-19, sia dal punto di vista sanitario che prettamente economico.

In particolare, il problema più grave riguarderebbe la disuguaglianza nell’accesso ai vaccini per i paesi impossibilitati a stringere accordi con le case farmaceutiche. Per risolvere la questione, Okonjo-Iweala si è detta intenzionata ad intervenire prontamente con una serie di riforme.

Marta Renno

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