Next Gen: il futuro del tennis inizia da Milano

Next Gen

Next Gen, la prossima generazione del tennis nasce a Milano: giocatori e regolamento, tutto è improntato sul nuovo, sul futuro, su ciò che sarà. “Il miglior modo di predire il futuro è inventarlo”. Gli organizzatori del Next Gen trasformano in azioni concrete la frase di Alan Kay, informatico statunitense. Perchè è proprio qui che si crea il futuro di questo sport meravoglioso.

Nuove regole, nuovo modo di giocare, nuovi modo di comportarsi e nuovi giocatori. Il torneo è infatti dedicato agli 8 under 21 più forti al mondo. Ogni innovazione è creata per dare nuova vita al tennis e renderlo uno sport (ancora più) spettacolare.

Ecco le rivoluzioni portate dal Next Gen

La partita inizia esattamente 5 minuti dopo l’ingresso in campo dei giocatori. Tra un match e l’altro, quindi, l’attesa sarà ridotta al minimo.

La sfida sarà sempre al meglio dei 5 set, come accade negli Slam, i 4 tornei più importanti del circuito, ma per vincerlo non si deve arrivare a 6 ma a 4. E senza andare ai vantaggi: sul 40-40 vince il game chi fa il punto successivo. Tutto è stato pensato per aumentare i momenti topici durante le partite e creare un maggior coinvolgimento.

Tra un punto e l’altro i giocatori avranno 25 secondi di tempo per rimettere in gioco la pallina. Il tempo verrà calcolato da un orologio situato a bordo campo e quindi visibile a tutti.

Ad oggi chi tocca la rete durante il suo turno di servizio deve ripetere la battuta. Al Next Gen questa regola non c’è: l’incidenza del nastro sarà identica a quella che ha negli altri momenti di gioco e la sua imprevidibilità sarà un ulteriore elemento di spettacolo.

I giocatori hanno la possibilità di chiedere l’intervento di un medico 1 sola volta per partita, mentre potranno comunicare con il proprio allenatore in alcuni determinati momenti dell’incontro.

Mentre i giocatori in campo si danno battaglia per la conquista di ogni singolo punto, le persone presenti in tribuna saranno libere di muoversi e andare dove gli pare. Ma non tutti: chi si trova in prossimità del campo non potrà godere di questa libertà!

Alberto Pastori

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