New York, la “strage di Halloween”

Erano le tre del pomeriggio quando, Sayfullo Habibullaevic Saipov, ha percorso con il suo pick-up la West Street, la strada che costeggia l’Hudson, e ha sfrecciato per oltre un chilometro sulla pista ciclabile più affollata di Manhattan, seminando morte.

Sei persone sono morte investite, altre due hanno avuto un infarto e sono state dichiarate morte in ospedale. Dodici sono rimaste ferite nello scontro.

L’agente di Polizia Ryan Nash lo ha fermato a un chilometro dalla strage, mentre gridava “Allah Akhbar”.

L’aggressore è un 29enne di nome Sayfullo Habibullaevic Saipov, di origini uzbeke. Viveva apparentemente in Florida, a Tampa, e sarebbe arrivato negli Stati Uniti nel 2010. Possedeva la Green Card, il permesso di residenza permanente negli Stati Uniti e lavorava come autista Uber.

In realtà, secondo quanto si è appreso successivamente, l’uomo abitava a Patterson, nel New Jersey, insieme alla moglie e a tre figli.

Anche se al momento sembra che l’attacco sia stato portato a termine da un “lupo solitario”, l’FBI indaga per terrorismo.

Secondo Rita Katz, direttrice del sito di monitoraggio del terrorismo islamico sul web (SITE), “Non c’è ancora nessuna rivendicazione dell’attacco a Manhattan, ma le modalità, come l’uso di un autoveicolo, sono in linea con le istruzioni dello Stato islamico”.

Secondo alcune indiscrezioni rivelate ai media americani, infatti, il killer di New York, ha agito per l’ISIS. Alcuni appunti scritti in arabo e rinvenuti vicino al pick-up bianco, noleggiato da Home Depot in New Jersey, mostrano la sua fedeltà allo stato islamico, rivelando che l’uomo era intenzionato ad attuare le pratiche della jihad globale.

Le indagini comunque, procedono veloci. L’obiettivo è infatti accertare se Saipov facesse parte o no di una rete terroristica. Sono scattati anche dei controlli alla moschea che frequentava in New Jersey, e che era finita nel mirino della polizia già nel 2006, nell’ambito del criticato programma di sorveglianza delle comunità musulmane. L‘FBI è riuscito inoltre ad interrogare Saipov in ospedale, dove si è dimostrato abbastanza collaborativo. Non sono emerse ombre nel suo passato e  nel suo computer è stato trovato anche materiale legato all’Isis. È emerso anche che l’attentato era stato pianificato e che il killer sapeva i punti deboli della pista ciclabile.

Per il governatore di New York, Andrew Cuomo, è un “lupo solitario” che si è “radicalizzato” negli Stati Uniti. 

Da oggi New York è blindata. E non si ferma davanti alla paura.

La consueta parata di Halloween è corredata infatti, di numerose forze dell’ordine e anche se le indagini hanno rivelato ancora poco, la precauzione è d’obbligo. Inoltre, le misure di sicurezza per la maratona programmata il 5 Novembre, sono imponenti.

Erika Loss

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