Neve sul deserto: il Sahara è imbiancato

Neve sul deserto del Sahara: immagine dal satellite.

Nei giorni scorsi, gli abitanti del Sahara hanno assistito ad uno spettacolo più unico che raro. La neve sul deserto, ecco la straordinaria sorpresa. Un simile evento non avviene di certo tutti i giorni, anzi, negli ultimi 40 anni si è verificato solo poche volte, per la precisione 4. L’ultima è stata lo scorso anno, nel 2017. Per chi vive in montagna è quasi scontato vedere la neve in inverno, ma per chi abita nel deserto o in zone ad esso limitrofe è del tutto inaspettato. Teniamo infatti conto che le temperature nel deserto si aggirano attorno ai 40 gradi, in media.




 

Un panorama insolito

Chi vive in quelle regioni ha già visto la neve, ma non in quantità così elevate. Ma già nel periodo a cavallo tra il 2016 ed il 2017 era successa la stessa cosa e le dune erano state ricoperte da uno strato di ben 80 cm di neve. Un anno fa, il fatto era stato visto come un’eccezione, ma adesso è successo nuovamente. In particolare, la zona interessata dall’insolita nevicata è quella della porta del deserto, ‘Ain Sefra’, una cittadina berbera dell’Algeria, che si trova a 1000 metri di altitudine. Stiamo parlando del punto in cui il Sahara incontra la catena montuosa dell’Atlante. La neve è caduta a partire da domenica e, in un paio di giorni, ha ricoperto delle dune, sfiorando in alcuni punti i 40 cm di spessore.

Neve sul deserto
Neve sul deserto del Sahara.

La causa di questa stranezza

La causa di tutto ciò sono delle condizioni climatiche alquanto singolari. I meteorologi hanno spiegato che l’alta pressione abbattutasi sull’Europa, nei giorni scorsi, ha provoca uno spostamento dei venti freddi verso l’Africa. E ciò ha fatto sì che la neve arrivasse sul deserto. Persino il Marocco, famoso per il suo clima tendenzialmente mite, si è ritrovato ad affrontare il freddo. Le temperature sono scese al di sotto dello zero e vi sono state nevicate anche a 900 metri di altitudine. Ciò ha colto alla sprovvista cittadini e autorità che sono corse ai ripari, attuando un'”operazione grande freddo“. Sono state distribuite scorte di cibo e coperte a quanti sono rimasti isolati, a causa della neve.




Quando il clima impazzisce

Il clima sembra davvero impazzito, soprattutto se si tiene conto del fatto che, negli stessi giorni in cui sul deserto nevicava, nel frattempo in Europa arrivavano piogge di sabbia. Per quanto possano sembrare bizzarre, queste vicende sono solo l’ultimo esempio di cosa siano in grado di provocare i cambiamenti climatici. Cambiamenti che sono dovuti in gran parte (se non totalmente) all’attività umana e all’impatto che tale attività ha avuto sull’ambiente nel corso del tempo, in particolare negli ultimi duecento anni circa. A partire dalla seconda rivoluzione industriale, con l’avvento delle macchine a vapore e con l’uso del carbone prima e del petrolio poi, l’effetto dell’azione dell’uomo sulla natura è stato sempre più devastante. Per molto tempo, non ce ne siamo resi conto. Ma, da qualche decennio a questa parte, studiosi ed esperti stanno monitorando la situazione, studiando le zone maggiormente a rischio, quali i ghiacciai e le calotte polari e i deserti. Difatti, i ghiacciai vanno sempre più sciogliendosi, mentre i deserti vanno estendosi. Entrambe le cose avvengono ad una velocità allarmante.

Il bisogno di un’azione vera ed efficace

A prescindere da quanto sostenuto da Trump, i cambiamenti climatici esistono, così come esiste il surriscaldamento globale. Prima si agisce e meglio sarà per tutti noi. Non si può continuare a far finta di nulla. È arrivato il momento che tutti i governi si coalizzino ed agiscano per evitare ulteriori catastrofi. Sì, la neve è bella e vederla sul deserto lo è ancora di più, ma non è assolutamente qualcosa di positivo.

Carmen Morello

 

 

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