Nessuna quarantena per i vaccinati

Nell’evoluzione della discussione, a riguardo della pandemia, oggi abbiamo al centro del dibattito la combattuta e complicata questione dell’isolamento.

I dati non lasciano sperare bene, i contagi salgono a dismisura e presto, secondo gli illustri virologi, sarà raggiunta quota 100 mila contagi giornalieri. Il picco dovrebbe essere raggiunto intorno a fine gennaio ed inizio febbraio, per questo è necessario correre nuovamente ai ripari. È questo il motivo che induce il governo all’ennesimo tavolo tecnico, tenuto nel pomeriggio di mercoledì 29 dicembre. Dopo l’inasprirsi delle limitazioni risultano necessarie, per il governo, nuove norme che regolino o perlomeno limitino il contagio in vista del periodo festivo. Al centro della discussione nel tavolo tecnico di ieri la difficile e contrastata quarantena e le sue norme.

La variante Omicron sta risultando molto contagiosa ed anche se i sintomi, in molti casi, sembrano essere più lievi (merito sicuramente dell’alto tasso di vaccinazioni effettuate) alla quarantena non si scappa.





Fino ad oggi tutti coloro che risultano positivi devono preventivamente isolarsi. Che sia un test antigenico, sia fai da te che fatto in farmacia o in qualsiasi laboratorio la cosa non cambia. Dopo 10 giorni, da quando si è positivi, se risultasse negativo un test (certificato) si può interrompere la quarantena, in caso contrario questa si prolunga fino al 21esimo giorno, dopo di che si può interrompere (nel momento in cui si fosse sintomatici il parametro diventa il giorno in cui questi scompaiono, non vengono considerati in ciò la perdita di gusto e olfatto). A rendere complesso il tutto le Usca (unità speciali di continuità assistenziali), coloro i quali sono incaricati dei controlli, che sono sotto pressione a causa del boom dei contagi e questo porta dei ritardi nel rilevamento.

Avere su tutto il territorio un costante numero di contagiati vuol dire avere buona parte del paese chiuso dentro in quarantena. Ci si isola perché si ha contratto il virus, perché si è un convivente, perché si è un contatto stretto ed anche se si è venuto casualmente a contatto. Insomma, sono tante le persone chiuse senza essere positive, seppur solo per qualche giorno. Ormai è chiaro che dobbiamo imparare a convivere con il Covid che circola libero, per questo bisogna limitare al massimo i “danni”.

È forse questo il motivo che ha spinto il governo a sedersi intorno ad un tavolo per rivedere i tempi e le condizioni della quarantena. Tra le nuove proposte isolamento azzerato per tutti coloro che hanno la terza dose, stessa situazione per chi risulta vaccinato da meno di quattro mesi ed estensione del super green pass per fare, quasi, qualsiasi cosa.

Francesco Villì

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