“Ehi nero pussa via“
Due uomini si rivolgono così a un ragazzo di 16 anni solo perché nero. Non è un ricordo del razzismo del secolo scorso, bensì quello che è successo ieri a Trieste. Il ragazzo, dopo gli allenamenti di calcio come portiere per la triestina giovanile, era andato a mangiare in un ristorante, convenzionato con la sua squadra.
Una serata come altre, guastata però dal razzismo. Mentre il sedicenne stava uscendo, nel ristorante sono entrati due uomini vestiti da operai e uno si è rivolto a lui dicendogli: “Ehi nero pussa via, pussa via“.L’altro si è messo a ridere. Come se non avesse diritto a stare lì, o fosse una presenza fastidiosa. Il ragazzo è rimasto incredulo all’ascoltare quelle parole, ma ha preferito ignorarli e andarsene.
Lo sfogo
Una volta tornato a casa ha chiamato la madre per raccontare quanto accaduto. La mamma ovviamente ha provato molto dolore, ma anche rabbia, che ha riversato in un post di sfogo su Facebook.
Io ho il sacrosanto diritto di non avere paura che succeda qualcosa a mio figlio solo perché ha la pelle scura. E mio figlio ha il sacrosanto diritto di andare in giro senza essere importunato solo perché ha la pelle scura.
Ma ormai gli insulti razzisti sorno ormai la quotidianità, perché “l’Italia è diventato un paese di ignoranti razzisti“, “un paese pieno di fomentatori seriali di odio razziale“.
Ad avere pronunciato quella frase è solo un uomo. Ma il pensiero xenofobo alberga nella mente di tante altre persone. Tanto che la notizia falsa di una bambina andata in sposa a un musulmano di 35 anni diventa subito virale. La madre ha concluso il suo post con un monito: “In ogni caso, se dovesse succedere ancora una cosa del genere, o peggio, se mio figlio dovesse subire delle aggressioni da parte di razzisti, io riterrò complici tutte le persone che da oggi in poi sentirò esprimere parole razziste. E purtroppo ce ne sono fin troppe di persone così”.
Chi è quel ragazzo, il nero che doveva andarsene
Noi di Ultima Voce abbiamo contattato la donna per denunciare questo ennesimo episodio di razzismo. Il ragazzo, che ha preferito rimanere anonimo, ha la cittadinanza italiana: il padre è senegalese e la madre italiana, è nato in Italia ed ha appreso fin da piccolo la nostra cultura. L’odio che seminano Salvini e quelli che ragionano come loro però non fanno nessuna distinzione, come invece affermano, tra clandestini e regolari o Italiani. Se hai la pelle scura per loro non hai il diritto di stare in Italia.
Camilla Gaggero