Alfonso, 99 anni, e Nerina, 95 anni.
Lui partigiano e lei staffetta.
Si conobbero durante la seconda guerra mondiale e si sposarono giovanissimi, avendo anche un figlio. Dopo una lunga vita trascorsa insieme, se ne sono andati insieme l’altra sera. A poche ore di distanza l’una dall’altro.
La sera lei, la mattina lui.
E questo è tutto quello che so sull’amore.
Questo post è solo uno dei tanti scritti in onore di questa straordinaria coppia. Ma chi erano Nerina e Alfonso?
Nerina Lancioni (morta a 95 anni) e Alfonso Merzi (detto “Nino”, morto a 99 anni) si conobbero durante la Seconda Guerra Mondiale, combatterono fianco a fianco tra le fila della Resistenza: lei era una sfattetta e lui era un partigiano. Una volta terminato il conflitto, i due si sposarono ed ebbero un figlio, chiamato Selvino (in onore del fratello di Nerina, Selvino Lanzoni partigiano morto a Luzzara). Per molto tempo, hanno vissuto a Roma, ma hanno poi deciso di far ritorno al loro paese natale.
Nerina e Alfonso: “compagni” nella Resistenza
Nerina e Alfonso erano di Reggiolo (in provincia di Reggio Emilia) e lì erano molto noti, specialmente Alfonso che per tantissimi anni ha ricoperto l’incarico di Presidente dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani) ed era l’ultimo partigiano in vita di quella zona. Il 19 dicembre 1944 prese parte alla battaglia di Gonzaga, grazie a quello scontro furono liberati 300 civili, sino a quel momento prigionieri dei tedeschi. A luglio avrebbe spento 100 candeline. Il 2 giugno dl 2016 (in occasione della Festa della Repubblica) Alfonso era stato insignito della medaglia della Liberazione dal sindaco di Reggiolo, Roberto Angeli, che ricorda così i due coniugi:
“Nerina e Alfonso erano molto conosciuti a Reggiolo e la loro scomparsa è un lutto per molti. Con loro perdiamo l’ultimo partigiano del paese e una staffetta, una parte importante della memoria”.
Da alcuni giorni, Alfonso e Nerina erano ricoverati presso l’ospedale di Guastalla: per prima se n’è andata la moglie, durante la notte tra venerdì e sabato, e l’indomani mattina, dopo solo poche ore, l’ha raggiunta il marito.
Il 14 aprile, la staffetta ed il partigiano riceveranno un tributo, in concomitanza con la commemorazione dell’Anpi di Luzzara dedicata ai sette partigiani uccisi presso il cimitero di Reggiolo, lo stesso giorno del 1945. Nel frattempo, è stata allestita all’ospedale di Guastalla la camera ardente, le esequie avranno luogo lunedì prossimo in forma civile.
Nerina e Alfonso: insieme nella Resistenza e nella lotta contro i nazifascisti, insieme da tutta una vita, insieme per tutta la vita e insieme anche nel lasciare questa vita, forse per cominciarne una nuova altrove, chissà? Questo è vero amore e questo è la vera essenza dell’amore. Nerina e Alfonso insieme sempre e per sempre.
Carmen Morello