Nel Regno Unito dopo la Brexit e l’uscita dal mercato unico e doganale dell’UE, stanno considerano di vietare la vendita di pellicce e inseriti di pellicce di animali. Invece l’allevamento di animali da pelliccia, in Gran Bretagna è già vietato dal 2003. Questo però non significa che la pelliccia non possa essere allevata altrove e portata nel paese dall’estero. Proprio per questo motivo, dopo l’uscita dall’Unione Europea, presto per i britannici potrebbe arrivare anche il divieto d’importazione di pellicce di animali nel paese. Il che vieterebbe effettivamente la vendita nei negozi.
La proposta è del ministro dell’Ambiente Lord Zac Goldsmith, caro amico del primo ministro Boris Johnson e della sua fidanzata Carrie Symonds. Quest’ultima da tempo è anche attivista per i diritti degli animali.
La British Fur Trade Association farà pressioni contro il divieto
Secondo quanto riportato dal Telegraph, presto il Dipartimento per l’ambiente pubblicherà un documento in merito al divieto di importazione di pellicce di animali nel paese.
Dunque, non è un caso che il prossimo 12 maggio ci sarà un incontro tra Goldsmith e il direttore esecutivo dell’organizzazione animalista Humane Society International. Gli indizi che si possa parlare di questo tema sono molti chiari. Infatti già nel 2018 il ministro aveva definito il commercio di pellicce:
“Una delle attività umane più tristi”.
Tuttavia, la British Fur Trade Association che rappresenta la voce principale nel Regno Unito per quanto riguarda le pellicce, ha già affermato che farà pressioni contro questi piani.
Infatti per la società in questione, la pelliccia è un materiale naturale e sostenibile. L’indumento rappresenta la qualità, l’individualità e l’accessibilità e rimane un molto popolare nel Regno Unito.
Nel Regno Unito arriva l’appello delle stiliste McCartney e Westwood al primo ministro inglese
In questi giorni però anche alcuni dei più rinomati stilisti britannici si sono uniti in una campagna che intende portare il Regno Unito al divieto di vendita di pellicce.
Infatti alcuni dei più noti designer dell’industria della moda britannica a cui hanno capo Stella McCartney e Vivienne Westwood hanno scritto una lettera in cui hanno affermato:
“Abbiamo la convinzione condivisa che la moda si sta evolvendo per rendere obsolete le pellicce animali, poiché sempre più stilisti di moda di lusso e rivenditori al dettaglio la eliminano dalle loro collezioni”.
Le due donne hanno anche aggiunto che:
“Se il Regno Unito diventasse il primo paese a vietare la vendita di pellicce animali, non farebbe altro che accrescere la sua crescente reputazione di hub globale per l’innovazione in modo etico”.
Ovviamente questo appello delle due stiliste è stato indirizzato direttamente al primo ministro Boris Johnson nella speranza che venga accolto.
In ogni caso se ci dovesse essere un esito positivo, il Regno Unito potrebbe raggiungere un record, con la possibilità di superare persino la California che nel 2019 ha vietato il commercio e la produzione di pellicce animali, ma solo a partire dal 2023.
Dunque, quest’ultimo provvedimento potrebbe fare dell’UK e i suoi stilisti un faro da seguire per un cambiamento consapevole e definitivo del sistema moda.
E chissà magari anche la regina Elisabetta potrebbe iniziare ad apprezzare il sintetico.
MARIO RUGGIERO