Nel 2017 il numero di pensionati è diminuito rispetto a 9 anni fa. Per le donne rimane il reddito più basso rispetto a quello degli uomini.
Questo è quanto emerge dal rapporto dell’Istat sulle “Condizioni di vita dei pensionati – anni 2016-2017“, secondo cui nel 2017 erano 16 milioni i lavoratori in pensione ossia 738mila in meno rispetto al 2008 con un reddito medio lordo di 17.886 euro.
Dallo studio Istat risultano esserci più di 12 milioni di famiglie con pensionati. Nel 61,2% dei casi il reddito delle pensioni rappresenta più della metà del reddito familiare mentre per il 22,7% è l’unica fonte economica per vivere.
Le differenze tra generi
Dai dati risulta che il 52,2% dei lavoratori a riposo in Italia sono donne. Nonostante alcuni cambiamenti rimane il divario tra sessi.
Per le pensioni di vecchiaia +72,6% a favore degli uomini nel 2005, +62,1% nel 2016, +60% nel 2017. Il raggruppamento di più trattamenti pensionistici sullo stesso beneficiario è meno frequente tra i pensionati di vecchiaia in quanto riguarda il 28,2% del totale , mentre è molto più diffuso tra i pensionati superstiti (67,4%), in maggioranza le donne (86,5%).
Le differenze territoriali
La distanza economica delle pensioni non varia però solo tra uomo e donna ma anche per territorio.
Nel nord-est le pensioni risultano essere del 20,7% in più rispetto a quelle del sud.
Inoltre, secondo la raccolta dati dell’Istat è diminuito il numero di pensionati che svolgono attività lavorative e professionali. Nel 2016 erano 432 mila, mentre nel 2017 erano 411 mila e si tratta di uomini in 3 casi su 4. Di questi l’85% lavora autonomamente, poco meno della metà ha un titolo di studio superiore alla licenza media e due terzi di loro vive al nord.
Secondo l’Istat sono diminuite le differenze tra i redditi di famiglie con e senza pensionati e si è ridotto il rischio di povertà tra le famiglie con lavoratori in pensione (16,4%) rispetto a quelle delle altre famiglie che hanno il 24% di probabilità in più.
Il decreto ‘Quota 100’
La Ragioneria Generale dello Stato ha stimato, con l’ok al decreto ‘Quota 100′, che nel 2019 ci saranno 290.000 pensionamenti in più, di cui 100mila dei dipendenti pubblici e 88mila dei lavoratori autonomi.
Eleonora Spadaro