Piccoli puntini scuri nella nostra pelle. Piatti o prominenti, i nei ci accompagnano per tutto l’arco della nostra vita.
Nei, o nevi, sono tumori della pelle. Nella maggior parte dei casi, rimangono invariati nel corso della vita di un individuo e non degenerano in forme aggressive. Tra i tumori della pelle per la quale dobbiamo preoccuparci si annoverano i melanomi. Sono una forma rara tra i tumori della pelle, ma molto pericolosa.
Quando insospettirsi
Il primo sospetto che ci deve indurre a consultare un dermatologo specializzato è l’alterazione di uno dei nostri nevi preesistenti. Ci sono cinque parametri che dobbiamo osservare in un neo: asimmetria (A), bordi irregolari (B), colore variabile (C), dimensione in aumento (D) ed evoluzione (E). Sommando le iniziali otteniamo un facile promemoria: ABCDE.
La mappatura dei nei
La mappatura dei nevi permette di tenerli sotto controllo. Si tratta di acquisire in un computer l’immagine dei nostri piccoli tumori attraverso una strumentazione precisa, che li memorizza.
L’immagine sarà visibile e confrontabile nelle successive visite per determinare variazioni di nei già presenti o la comparsa di nuovi. La mappatura andrebbe fatta almeno una volta nella vita, preferibilmente entro i 40 anni, per poi ripeterla in base alle indicazioni del medico.
La terapia
Dato che non tutti i nei sono da ritenersi pericolosi, nonostante siano alterazioni nella pelle, spesso non si interviene; si preferisce invece monitorare la situazione e lasciarli dove sono.
La questione cambia quando un neo costituisce un problema di “bellezza” o di salute. Specie in quest’ultimo caso, è meglio chiedere l’intervento del chirurgo per rimuovere il neo. Si può optare per la chirurgia, eseguita in anestesia locale, che in poco tempo rimuove la massa.
Anche la crioterapia è una soluzione. Letteralmente vengono bruciate le cellule tumorali con il freddo, applicando sul tumore in fase iniziale azoto liquido.
La prevenzione dei nei
Prevenire è meglio che curare, dice la saggezza popolare, ed è vero anche in questo caso. Attenzione all’esposizione ai raggi ultravioletti, radiazioni ionizzanti e fumo, che sono tra i fattori di rischio per la comparsa di nuovi nei o per la degenerazione di quelli già presenti.
Valentina Imperioso