In Colombia c’è un banchetto alimentare che accetta foglie come fossero banconote, ma solo se a portarle è il simpatico cane Negro, ormai divenuto mascotte dell’istituto scolastico.
Da circa otto anni il cane Negro (“nero” in spagnolo) è solito comprare i biscotti al chiosco pagando con delle foglie raccolte per strada. Una vicenda simpatica e commovente che arriva direttamente dalla Colombia, più precisamente dal campus del Diversified Technical Education Institute. Ormai tutti gli studenti della scuola conoscono il quattro zampe, la cui storia sta facendo anche il giro del mondo grazie ai social.
Il cane Negro, un essere speciale
Non è raro sentire questa frase dai ragazzi del campus che ormai se ne prendono cura ogni giorno, lasciandogli comunque la sua libertà. Negro infatti ama gironzolare per i cortili dell’istituto e adora ricevere attenzioni. Tuttavia, il cibo preferisce sempre “pagarlo”, a modo suo, con una foglia. Si, Negro ha imparato l’arte del baratto e, più precisamente, la dinamica del commercio in termini di scambio cibo-banconota. Così, ha deciso di provare anche lui, ma, privo di denaro, ha ripiegato su una foglia strappata da un albero e poi mostrata al cassiere con molta tranquillità.
“Ci siamo capiti al volo”, racconta ancora oggi il proprietario del banco, “il cane, muovendo la foglia, ci stava dicendo che desiderava dei biscotti”. Da quel giorno il chiosco si assicura di avere sempre i biscotti per Negro, ma anche delle crocchette più adatte alla sua dieta.
“Quando lo vedi per la prima volta, ti commuovi. Ha trovato un modo per farsi capire”
Insomma, per il cane Negro i soldi crescono letteralmente sugli alberi, motivo per cui il cassiere ha messo un limite massimo di due biscotti al giorno. Infatti, in un primo momento fido, cavalcando l’onda del successo, aveva preso l’abitudine di presentarsi ripetutamente al bancone per ottenere i dolci. Tuttavia, tale situazione sarebbe stata nel tempo insostenibile non solo per le casse del banco alimentare, ma anche per la salute del cane. Pertanto, porre un limite agli occhioni dolci di Negro è stato necessario soprattutto per il suo bene.
Ad ogni modo, nonostante l’iniziale disappunto del quattro zampe, ormai non sembra più particolarmente rattristato della regola, considerate le innumerevoli attenzioni ricevute costantemente dagli studenti e docenti dell’istituto, i quali peraltro non si fanno pagare.
Un successo virale
Fino a non molto tempo fa, la storia di Negro sarebbe rimasta in Colombia o, nel migliore dei casi, in qualche album fotografico di un turista avventuriero. Oggi, grazie ai internet, i video del cane Negro sono virali su praticamente ogni piattaforma social. Infatti, condivise e postate sui principali canali di comunicazione, le foto del “cane che paga con le foglie” hanno fatto presto il giro del mondo, commuovendo a ogni latitudine.
Vedere il cane Negro porgere una foglia per ricevere un biscotto fa tenerezza. Tanta tenerezza. Ci ricorda l’ingenuità dei bambini, da un lato, ma anche le grandi capacità di apprendimento del migliore amico dell’uomo. Insomma, Negro ha imparato uno dei principi base del diritto romano, che poi è stato integrato nel diritto privato: “do ut des”. Certo, si potrebbe aprire un interessante dibattito su quanto effettivamente valga una foglia rispetto a un succulento biscotto. Tuttavia, ridurre questa storia a un problema meramente materiale significherebbe sminuire una capacità di osservazione, quella di Negro, decisamente incredibile e affascinante.
Carolina Salomoni