La nave alla deriva trovata al largo dell’Oceano Atlantico potrebbe essere quella che un anno fa fu abbandonata per un guasto al motore e mai recuperata
Senza nessuno a bordo, arrugginita e come un relitto. È così che è stata ritrovata a vagare nell’Oceano Atlantico una nave alla deriva. Trovata dal rompighiaccio HMS Protector della Royal Navy, l’annuncio è arrivato proprio via Twitter dalla stessa nave.Il messaggio diceva:
Abbiamo trovato una piccola nave mercantile in mezzo all’Atlantico. Abbiamo cercato di contattarla via radio
Non avendo ricevuto risposta, si sono avvicinati al fine di scoprirne di più. Naturalmente, la notizia ha scatenato diverse ipotesi. Di base potrebbe essere un peschereccio di una flottiglia illegale lasciata al suo destino. In alternativa, anche un vascello che aveva rotto gli ormeggi. Moltissimi i commenti sotto le istantanee scattate al tramonto, in cui si chiedevano più informazioni o si parlava di “nave fantasma” per gli appassionati. Tuttavia, altri commenti più razionali, hanno fatto riferimento ad una certa scomparsa.
https://twitter.com/hmsprotector/status/1168617101336166400?ref_src=twsrc%5Etfw
Difatti, sebbene non ci sia ancora un’ufficialità, si ipotizza come il vascello sia in realtà la Mv Alta, appartenente allo stato della Tanzania. Giusto un anno, per un’avaria al motore, l’equipaggio dell’Alta aveva lanciato un SOS. Recuperato il personale di bordo a 1360 miglia a sud est delle Bermuda, la nave divenne abbandonata. Da lì si sono perse le sue tracce, supponendo fosse stata inghiottita dal mare.
Altri misteri attorno alla Mv Alta
Tuttavia, altri misteri circondano la nave in questione. Come riportato sul Maritime Bulletin, Mikhail Voytenko, a capo della rassegna, lo scorso luglio avrebbe ricevuto un messaggio poco chiaro da parte del proprietario dell’Alta. La nave si trovava presso una finta società di recupero. Sempre il proprietario, ha anche aggiunto che l’imbarcazione fosse tenuta in ostaggio nella zona di Guyana. Ma di tali affermazioni non esistono ancora riscontri ufficiali. Inoltre, secondo alcune investigazioni, potrebbe essere una mossa per coprire un furto da parte di pirati, di cui è già nota la loro presenza in regione.
Ancora nessuna conferma ufficiale quindi, ma se così fosse vorrebbe dire che la nave è riuscita a resistere in mare aperto, tra tempeste e intemperie, da quasi un anno. Questo, potrebbe essere definito, un altro miracolo del mare. Sebbene non sia l’unico.
Recentissima è la storia della Lyubov Orlova, nel 2013. Fu impiegata per brevi crociere, poi sequestrata per irregolarità in Canada. Quindi destinata per la rottamazione a Santo Domingo. Durante il trasporto i sistemi di traino si ruppero, e la nave andò così alla deriva. Nel 2003 si parlò anche della nave High Aim 6, con bandiera taiwanese, senza equipaggio e con la stiva piena di cibo. Nelle indagini si è riusciti a risalire ai membri dell’equipaggio. Questi raccontarono come il capitano della nave fosse morto. Causa della morte: assassinato. A quel punto i membri dell’equipaggio se ne erano tornati a casa. Nessuna spiegazione dell’accaduto o ulteriori dettagli sono mai spiegati.
Anna Porcari