Naufragio a Palermo: una barca inglese affonda con a bordo 22 persone

naufragio a Palermo, sei dispersi ed un morto

All’alba di questa mattina, al largo della costa siciliana, un’improvvisa tromba d’aria ha causato il drammatico affondamento di un veliero di lusso, la Bayesian, con ventidue persone a bordo. Il naufragio è avvenuto vicino a Porticello, a circa mezzo miglio dalla costa e dove l’acqua è profonda 49 metri. La tragedia del naufragio a Palermo ha causato sicuramente un morto, ma il bilancio è ancora incerto: una vittima confermata e sei persone disperse. Mentre le operazioni di soccorso continuano, emergono dettagli su ciò che è accaduto nelle caotiche ore successive al disastro, e le autorità hanno avviato un’indagine per fare luce sulle cause dell’incidente.

Naufragio a Palermo: la tempesta e l’affondamento

Nelle prime ore di quest’oggi, intorno alle 5 del mattino, una violenta tromba d’aria ha colpito la costa siciliana, causando il tragico affondamento di un veliero di 56 metri chiamato “Bayesian”. L’imbarcazione, che batteva bandiera britannica, si trovava a circa 700 metri al largo di Porticello, una località a circa 20 chilometri a est di Palermo. Il naufragio a Palermo è stato causato dal violento evento meteorologico, che ha ribaltato la barca e che ha portato a un tragico bilancio di una vittima, sei dispersi e quindici sopravvissuti.



I quindici sopravvissuti al naufragio di Palermo sono stati soccorsi e portati in salvo da altri passeggeri che si trovavano su un’altra nave, battente bandiera olandese – la Sir Robert B P. Le operazioni di soccorso, effettuate dai vigili del fuoco, hanno messo in salvo anche una bambina che ora si trova in ospedale con una leggera escoriazione. Su quindici soccorsi, otto passeggeri sono stati portati negli ospedali di Palermo e Bagheria, ma nessuno è stato dichiarato in gravi condizioni. 

La Guardia Costiera e i Vigili del Fuoco sono immediatamente intervenuti sul posto, avviando le operazioni di ricerca dei dispersi. L’imbarcazione affondata è stata localizzata a circa 50 metri di profondità e un peso di 473 tonnellate, e i soccorritori stanno utilizzando elicotteri, sommozzatori e motovedette per perlustrare l’area. Tra i dispersi vi sono quattro turisti britannici e due statunitensi, mentre il corpo di una persona è stato recuperato dai sommozzatori nelle prime ore del mattino. Per quanto riguarda l’unico morto che è stato accertato, per ora, nel naufragio a Palermo, è il cuoco dell’imbarcazione Bayesian.

Il contesto e le testimonianze

Il veliero “Bayesian”, costruito in Toscana nel 2008 e ristrutturato nel 2020, era progettato per ospitare fino a dodici passeggeri e dieci membri dell’equipaggio. A bordo, al momento dell’incidente, vi erano dodici turisti di diverse nazionalità, tra cui britannici, statunitensi, una neozelandese, un’irlandese e uno srilankese. Inoltre, tra i passeggeri si trovava anche Mike Lynch, un noto imprenditore britannico, e sua moglie Angela Bacares.

Il naufragio a Palermo è stato causato da una tempesta e da una tromba d’aria, conseguenze climatiche del caldo torrido e delle scarsissime piogge che hanno caratterizzato l’intero periodo estivo in Sicilia. Secondo le ricostruzioni, la nave si trovava davanti al porto al momento della tempesta e, già da subito, il forte vento ha spezzato l’asta dell’albero della vela, causando il naufragio. I Vigili del Fuoco hanno accertato poi che lo scafo dell’imbarcazione è rimasto totalmente integro.

La Procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta sul naufragio a Palermo per chiarire le dinamiche dell’affondamento. Le prime ricostruzioni suggeriscono che le persone disperse potrebbero essere rimaste intrappolate nelle cabine quando la barca si è ribaltata, ma da alcune dichiarazioni sembra che molti si sono riusciti a liberare tuffandosi in mare. Al momento, tutte le persone soccorse, tra cui il capitano del veliero, saranno ascoltate per raccogliere ulteriori dettagli sull’accaduto.

I video diffusi sui social network

Il naufragio a Palermo mette in evidenza i pericoli sempre più frequenti legati a fenomeni meteorologici estremi, come le trombe d’aria, che stanno diventando più comuni anche in Europa. Le immagini della notte dell’incidente, diffuse sui social media, mostrano la furia della tempesta che ha colpito la zona. Mentre le ricerche continuano, rimane alta l’attenzione sulla sicurezza in mare e sulle misure preventive necessarie per evitare ulteriori tragedie simili.

Anche la pagina facebook della Baia Santa Nicolicchia, nel comune di Santa Flavia, ha pubblicato un video delle telecamere di sicurezza delle 4 di notte in cui si può vedere la forza del temporale che, in pochi minuti, ha distrutto tavoli, sedie e tutto ciò che era stato lasciato fuori dai locali.

Lucrezia Agliani

 

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