La costiera sorrentina si ripopola di tartarughe. Almeno 80 esemplari della specie caretta caretta, appena schiuse, sono affiorate dalla sabbia ieri sera sulla spiaggia di Meta di Sorrento, all’interno dell’area marina protetta di Punta Campanella. Un evento storico, su uno dei lidi più frequentati dai turisti della zona, accolto con gioia e stupore.
NON SUCCEDEVA DA 30 ANNI
I responsabili del Parco, che per primi hanno diffuso la notizia, hanno sottolineato come un fatto simile non accadesse nella penisola sorrentina da almeno 30 anni, se non di più. Gli stessi referenti dell’area marina, intervenuti sul posto assieme ai militari della locale capitaneria di porto, non si sarebbero perciò mai aspettati una sorpresa del genere. Va detto che già a luglio era stata avvistata una Caretta Caretta adulta su una spiaggia poco distante, probabilmente alla ricerca di un posto dove nidificare in sicurezza e tranquillità.
Ma nei successivi sopralluoghi, effettuati dalla stazione zoologica Anton Dohrn, non era stata trovata alcuna traccia di uova, nonostante il sito fosse stato monitorato per giorni. Le tartarughe sono solite nidificare sulla spiaggia dove sono nate, anche a distanza di decenni. La tartaruga madre potrebbe perciò essere nata su quello stesso tratto di costa dove è poi tornata a deporre le uova.
LA GIOIA DEL PARCO
Il direttore del parco marino di Punta Campanella, Antonino Miccio, non ha potuto nascondere la propria felicità per queste nuove nascite:
E’ un evento del tutto eccezionale che ci riempie di gioia. Ringrazio la Capitaneria di Porto di Meta di Sorrento, che è intervenuta subito con il comandante Caputo. Da oltre 10 anni lavoriamo per tutelare questo meraviglioso abitante dei mari. Ne abbiamo salvate almeno 160 e abbiamo stretto un proficuo rapporto di collaborazione anche con la stazione zoologica Anton Dohrn. Avremmo preferito che tutte le tartarughe fossero giunte subito in mare, ma qualcuna ha avuto bisogno di assistenza. Ora comunque sono in buone mani e presto saranno messe in acqua dove potranno cominciare la loro vita“.
DINO CARDARELLI