Grandi occhi da cerbiatta, di una bellezza poco convenzionale, Natalie Portman non passa inosservata. Ha conosciuto la fama a soli tredici anni grazie al film “Léon” e da allora non si è più fermata. A trentacinque anni, è appena stata nominata agli Oscar per la terza volta.
La Portman è una delle attrici più quotate della sua generazione, e non solo per il suo talento. È una donna di classe, dalla bellezza priva di ostentazioni. Una donna sicura del suo fascino, che non ha esitato a rasarsi a zero per un ruolo. È difficile immaginare un’altra attrice che possa interpretare Jackie Kennedy.
“Jackie” è l’ultimo film del regista Pablo Larraín, ed uscirà nelle sale cinematografiche il 23 febbraio. È stato presentato in concorso alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Come se non bastasse, ha già all’attivo tre nomination agli Oscar, tra cui una per la Miglior attrice protagonista. Natalie Portman ha di nuovo mostrato il suo grande talento.
La pellicola offre un ritratto privato di una delle first lady più amate di tutti i tempi. Jackie Kennedy (cognome da nubile Bouvier) era raffinata, elegante senza eccedere, madre amorevole e moglie discreta. Affascinò uomini e donne, tra cui Charles De Gaulle e Nikita Kruscev. Prima di Hillary, Michelle e Melania c’era lei: una donna gentile e composta catapultata improvvisamente all’inferno.
Il film prende in esame la vita di Jackie, o meglio un periodo di essa. Quattro giorni di fuoco: il viaggio a Dallas, la tragedia, Lyndon Johnson. Trucco, pettinatura, vestiti ed ecco che Natalie Portman diventa l’ex first lady. Larraín ha girato un vero e proprio biopic, alternando le scene girate con i filmati originali del 1963.
Nel cast, oltre alla Portman, vi sono anche Greta Gerwig, Peter Sarsgaard e John Hurt, scomparso pochi giorni fa. Attori più che validi, capitanati da un regista eccellente. Tutti elementi incastrati alla perfezione per raccontare un pezzo importante e doloroso della storia americana.
Veronica Suaria
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