Siamo in periodo di rifacimenti, nuove trasposizioni (meglio se live-action) e di ritorno ai grandi soggetti delle fiabe: non ne è immune nemmeno Matteo Garrone, che con il Racconto dei Racconti di Basile si è approcciato al racconto fantastico assimilandone gli archetipi e le costruzioni.
Ciò che con Dogman era reso con sottigliezza, ora ritorna palese con il suo Pinocchio: è un progetto accarezzato a lungo, arrivato a compimento proprio quest’anno e pronto per le sale del periodo natalizio.
Il film arriverà al cinema il 25 dicembre, a distanza di dieci mesi dal primo ciak nel senese, a Sinalunga. Nel cast, il nome di spicco, confermato come base stessa del progetto, è senz’altro quello di Roberto Benigni, nel ruolo di Geppetto. L’attore non è estraneo al romanzo di Collodi: ne aveva diretto (riservandosi il ruolo di protagonista) una trasposizione assai criticata nel 2002.
Tra le celebrità italiane coinvolte nel progetto, troveremo Gigi Proietti nel ruolo di Mangiafuoco, Rocco Papaleo e Massimo Ceccherini nel ruolo del Gatto e della Volpe.
Alla cantante e attrice Matilda DeAngelis il regista ha riservato il ruolo della Fata Turchina; Alessio Di Domenicantonio sarà Lucignolo, Davide Marotta il Grillo Parlante e Federico Ielapi, già visto in Don Matteo, interpreta Pinocchio in questa nuova versione garroniana.
Nel ruolo del Pappagallo troveremo infine un nuovo fidato attore-feticcio del regista: Marcello Fonte, già premiato a Cannes nel 2018 per la sua interpretazione in Dogman.
Per il film Garrone farà ricorso al premio Oscar Mark Coulier e Rachael Penfold, rispettivamente per il trucco e gli effetti speciali del film. Due garanzie nell’ambito tecnico, insomma: il primo ha infatti lavorato per la serie di Harry Potter mentre la Penfold è stata sotto la regia di Inarritu per The Revenant.
Per Garrone è iniziato un periodo di grandi produzioni: il tanto atteso Pinocchio sarà un capitolo sicuramente importante nel suo percorso artistico.
Antonio Canzoniere