Nasrin Sotoudeh condannata a 38 anni di carcere e 148 frustate

Nasrin Sotoudeh

Nasrin Sotoudeh, avvocatessa iraniana in prima linea nella difesa dei diritti umani, è stata condannata a 38 anni di prigione e 148 frustate. Le accuse sono quelle di “collusione contro la sicurezza nazionale”, “propaganda contro lo Stato”, “istigazione alla corruzione e alla prostituzione” e l’essere “apparsa in pubblico senza hijab”.

Sotoudeh è anche una delle attiviste più note del Paese. Amnesty International ha criticato duramente la condanna. Philip Luther, advocacy director della no profit, ha definito oltraggiosa la decisione delle autorità iraniane di punire l’avvocatessa per il suo lavoro in difesa dei diritti umani. “Nasrin Sotoudeh ha dedicato la sua vita a difendere i diritti delle donne e prendendo posizione contro la pena di morte”, ha aggiunto.

L’attivista iraniana, infatti, aveva preso parte alle proteste delle donne contro l’imposizione di indossare il velo che copre la testa. Sotoudeh era stata arrestata lo scorso giugno. Già nel 2010 era stata condannata a sei anni di carcere, di cui ne scontò la metà, per propaganda contro lo Stato e affronti alla sicurezza nazionale. L’Unione Europea aveva deciso di assegnarle il premio Sakharov per i diritti umani.




Linea ultra-conservatrice

La sentenza è stata confermata su Facebook dal marito dell’attivista. La condanna è dura anche per gli standard dell’Iran, un Paese che è solito punire il dissenso alle autorità. La notizia segue di pochi giorni la nomina di Ebrahim Raisi a capo del sistema giudiziario. Raisi è un politico ultraconservatore che, negli anni Ottanta, ha condannato a morte numerosi prigionieri politici per essere contrari alla Rivoluzione.

Raisi ha ricevuto la nomina direttamente da Ali Khamenei, la Guida Suprema del Paese. Khamenei, che occupa la più alta carica politica e religiosa in Iran, è considerato la colonna dell’ultra-conservatorismo del regime. L’assegnazione dell’incarico a Raisi farebbe parte di una strategia per ostacolare la fazione più moderata del Paese, controllata dal primo ministro Hassan Rouhani.

Annalisa Girardi

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