Nasce un bimbo sul barcone in tempesta

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Nasce un bimbo sul barcone in tempesta salvato insieme agli altri migranti dalla Ong Sea-Watch.

Sea-Watch:”L’ Europa si è ormai abituata ad immagini di barche cariche di esseri umani che affondano e di persone che affogano. Noi no per questo continuiamo a salvare vite.”
Queste parole sono scritte sulla loro pagina Facebook.
La nave Sea-Watch dopo l’ultimo salvataggio ospita 482 migranti, su un barcone di legno con il mare in tempesta è nato un bambino, per fortuna, la Ong sempre all’erta è riuscita a salvarlo insieme ad altre 106 persone nel Canale di Sicilia.
I politici ‘ buonisti ‘ oggi sulle loro pagine scrivono: ” Benvenuto”.
No, non bastano più le parole scritte, vogliamo i fatti.
La nave dopo l’ultimo salvataggio da giorni chiede alle autorità di individuare un porto sicuro dove sbarcarli.
No, non basta aver fatto sbarcare la madre e il bambino, voi nascondete che molti naufraghi annegano, questi barconi o gommoni sono dei relitti che facilmente affondano.
Non sono pezzi di legno, non sono stuck, non sono numeri, sono persone: ragazzi, madri, bambini che invece di una vita migliore, hanno il loro futuro nel  mare che è diventato un cimitero.
Quanti sono i migranti che ogni giorno muoiono? 
In realtà nessuno lo sa, perché dagli scafisti vengono imbarcati ogni notte, sia che il mare è calmo o in tempesta, scappano dalla guerra, dalla fame, per un futuro migliore ma molto spesso trovano la MORTE.
Europa opulenta, Europa che continui a vendere armi, ad impinguare le casse dei dittatori libici, di Erdoğan, dei paesi europei sovranisti: Polonia e Ungheria, non puoi continuare a far finta di non vedere.
Non puoi far finta di gioire per la nascita di un bambino, quando poi lasci che migliaia di migranti vengano torturati nei lager che tu finanzi, o nei campi profughi recintati dove al freddo e al gelo sostano in migliaia.
Per un bambino che nasce a cui tu fai finta di dare il benvenuto altri centinaia sono in fondo al mare, o morti in paesi dove sono stati uccisi dalle tue armi.
Europa ipocrita!

                                          Santina Sconza

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