La NASA si scaglia contro Gwyneth Paltrow (e la sua ultima bufala)

La NASA si scaglia contro Gwyneth Paltrow (e la sua ultima bufala)

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Cos’hanno in comune Gwyneth Paltrow e la NASA?

Potremmo dire assolutamente nulla, se non fosse per l’ennesima ‘trovata’ della celebre attrice hollywoodiana. Dopo la pubblicità sull’uovo di giada da inserire in vagina (assolutamente sconsigliato dai ginecologi perché pericoloso), è il momento dei cerotti energetici che migliorano la salute.

Su Goop, sito web di lifestyle il cui brand è di proprietà della stessa Gwyneth Paltrow, sono promossi e venduti dei particolari stickers, prodotti – secondo quanto riportato sul sito web – realizzati con materiale e tecnologie utilizzate dalla NASA.




In particolare, il materiale di questi adesivi sarebbe lo stesso (carbonio) di quello usato per le tute degli astronauti, i cui effetti benefici donerebbero un evidente senso di benessere al corpo umano.

In base alla zona su cui si applicano, infatti, sarebbero capaci di riequilibrare la frequenza energetica dell’organismo, addolcire gli effetti dello stress e migliorare le difese immunitarie indebolite dai ritmi frenetici cui siamo abituati oggi.

 

Gwyneth Paltrow accusata di frode

Al di là della veridicità degli effetti e dei possibili/eventuali benefici di tali cerotti, la bella Gwyneth ha destato subito l’attenzione della National Aeronautics and Space Administration, che ha immediatamente smentito la comune natura di cerotti e tute spaziali, accusando l’attrice di frode.

La NASA, infatti, ha dichiarato alla Cnn che gli indumenti degli astronauti americani non contengono carbonio e che, di conseguenza, non si può trattare dello stesso materiale.

Dopo la smentita, la descrizione dei cerotti pubblicata su Goop è stata modificata dal gruppo Body Vibes, responsabile della vendita dei ‘miracolosi’ adesivi.

Pare, infatti, che si sia trattato di un banale “errore di comunicazione”, in merito al quale Body Vibes ha ammesso di non aver doverosamente approfondito le informazioni sulla reale natura dei materiali, appresa da terze parti.




 

Gwyneth e le bufale

Il sito web di Gwyneth Paltrow non è nuovo a bufale di questo tipo: Goop è stato prima promotore delle bacche di Goji, di cui si raccomandava un ampio consumo in quanto ricche di antiossidanti, sebbene non vi fossero ricerche scientifiche che ne confermassero le proprietà.

Poi al centro dell’attenzione sono state le punture delle api, il cui veleno – secondo l’attrice – era in grado di eliminare infiammazioni e cicatrici. Per poi arrivare ai metodi e agli strumenti più utili per la salute delle donne, capaci di regolare il livello ormonale e la libido, come i bagni di vapore alla vagina e l’uovo di giada da inserire tra le gambe.

La NASA si sarà pure irritata per la strategia (o superficialità?) di marketing non di altissimo livello, ma bisogna ammettere che queste originali trovate firmate Paltrow possono risultare a tratti divertenti.

Sempre e soltanto a patto, però, che i lettori considerino sempre la fonte delle informazioni, e che quanto detto, scritto, pubblicato da personaggi famosi (o sedicenti tali) non venga recepito come verità assoluta e inconfutabile, soprattutto quando si tratta di pratiche che coinvolgono la sfera della salute umana e il benessere del proprio corpo.

Annachiara Cagnazzo

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