La triste vicenda, ancora avvolta nell’ombra, che vedrebbe coinvolti i due carabinieri in servizio a Firenze in un caso di violenza sessuale contro due giovani studentesse americane, continua a far discutere.
Firenze, giovani studentesse denunciano violenza da parte dei carabinieri
Intanto nei confronti degli stessi l’Arma ha “disposto un provvedimento di sospensione precauzionale”. Ciò è quanto ha comunicato il comando provinciale dei carabinieri di Firenze, dichiarando che il provvedimento “è già stato notificato agli interessati”.
Al riguardo si è anche pronunciato il primo cittadino di Firenze, il sindaco Nardella, il quale ha voluto subito chiarire, rivolgendosi ai numerosi studenti che riempiono le aule delle università presenti nel capoluogo fiorentino, che: “E’ importante che gli studenti americani imparino, anche con l”aiuto delle università e delle nostre istituzioni, che Firenze non è la città dello sballo”.
Tale dichiarazione in un momento così delicato, ha suscitato polemiche da parte di chi ha voluto interpretarla come un atto di accusa contro il discutibile stile di vita degli studenti, lasciando, in qualche modo, trapelare i rischi che ne possono conseguire.
Ad evidenziare tale commento è stato soprattutto il senatore Miguel Gotor del Movimento Democratico e Progressista (MDP), il quale ha sostenuto come il sindaco avrebbe fatto meglio a tacere piuttosto che a fare affermazioni relative ad un “certo· stile di vita.
Nardella in un primo momento aveva già condannato il fatto considerandolo grave, dichiarando che “se venisse confermato, si tratterebbe di un fatto gravissimo che riguarda una delle istituzioni più amate e rispettate del Paese. Se fosse vero sarebbe imperdonabile che il comportamento di uomini macchi la divisa, minando un rapporto di fiducia fondamentale”.
L’episodio si colloca in un quadro particolarmente delicato che, vedendo coinvolta l’arma dei carabinieri, diventa ancor più difficile da gestire agli occhi dell’opinione pubblica considerando, soprattutto, il ruolo di protettori svolto dalle forze dell’ordine.
Il timore che le istituzioni possano assumere una posizione palesemente favorevole all’arma dei Carabinieri creerebbe inoltre un vero e proprio scandalo se le successive indagini evidenziassero la colpevolezza dei due carabinieri coinvolti.
Nel frattempo, secondo alcune indiscrezioni, sembra che uno dei due carabinieri indagati si sia presentato spontaneamente in procura, accompagnato dal suo avvocato, per dichiarare che il rapporto sessuale si è consumato in maniera consenziente.
L’attesa si concentra adesso sull’esame delle tracce biologiche rinvenute nell’atrio del palazzo in cui vivono le due giovani studentesse americane per conoscere l’ulteriore evoluzione dei fatti.
Turi Ambrogio