Narcos, la realtà supera la fantasia: il tunnel per la droga più lungo di sempre

Narcos tunnel droga

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Narcos, scoperto il tunnel per la droga più lungo di sempre: un collegamento sotterraneo da Tijuana a San Diego.

Nell’epoca della spettacolarizzazione del traffico di droga pensavamo di averle viste tutte invece, ancora una volta, la realtà supera di gran lunga la fantasia con la scoperta del tunnel della droga dei Narcos tra Messico e Stati Uniti.




Narcos, rinvenuto tunnel di 1,3km

Dotato di un ascensore di accesso, ventilazione, elettricità, rotaie e con un sistema di carrelli e montacarichi il tunnel dei Narcos è stato scavato a una profondità di 21 metri e vanta un’ altezza interna di ben 170 cm. Stupisce e impressiona la sofisticatezza del tunnel, come sottolineato anche dall’agente speciale John W. Callery della Dea (Drug Enforcement Administration):

La sofisticatezza della struttura dimostra la determinazione e le risorse pecuniarie dei cartelli della droga.

Gli agenti federali Usa hanno ripercorso l’intera lunghezza del tunnel che si estende da Tijuana, nella Baja californiana messicana, a San Diego, precisamente nel settore di Otay Mesa.

L’area di Otay Mesa, in Calfornia, è una delle zone più calde quando si tratta di narcotraffico, l’ampia zona industriale e la massiva presenza di capannoni permette di far passare in sordina l’andirivieni di mezzi e il rumore di apparati di scavo.

L’area fertile per il narcotraffico

Il clima e la particolare posizione geografica dell’America Latina hanno permesso fin dagli anni Settanta del secolo scorso lo sviluppo di ampie piantaggini di sostanze stupefacenti. Un vero primato mondiale per varietà e vastità di campi: si va dalla marijuana alla coca, con la quale è possibile produrre attraverso la raffinazione della polvere la cocaina e altri derivati di scarto, tra tutti il crack.

Florida e California sono da sempre i principali corridoi della droga, punto focale per il collegamento con il resto degli Stati Uniti.

Se negli anni’70 il mercato si reggeva su di una rete di corrieri disposti a tutto mentre negli anni Novanta il network del narcotraffico ha investito nelle gallerie servendosi di team di addetti al mestiere: scavatori e tecnici capaci di realizzare strutture complesse e attrezzate, come nel caso del tunnel appena rinvenuto.

 

Emanuela Ceccarelli

 

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