Potrebbe sembrare (e forse lo è ) una notizia leggera, una “non” notizia, ma Man in Black ci insegna che quando vogliamo scoprire qualcosa di interessante, non bisogna sfogliare i grandi quotidiani, ma i rotocalchi che pubblicano notizie di secondo piano o le notizie scandalistiche. Solo in questo modo possiamo, se abbiamo abbastanza fantasia ed un buon intuito, accorgerci di quello che si cela davvero dietro a certe notizie. Così succede che alla consegna dei riconoscimenti del premio letterario De Sanctis, alla presenza della ministra dell’ istruzione Valeria Fedeli, Giorgio Napolitano ha detto: “Valeria non si dorrà se insisto in una licenza, quella di reagire alla trasformazione di dignitosi vocaboli della lingua italiana nell’orribile appellativo di ministra o in quello abominevole di sindaca”. Sorrisi, applausi e felicitazioni, atmosfera distesa, tra il ridere e il faceto. Tutto probabilmente sarebbe passato inosservato se solo, alla Camera non ci fossimo ritrovati un presidente che fa dell’uguaglianza di genere, la sua crociata personale, il presidente Boldrini. Raggiunta dai cronisti ha così commentato : “Per il presidente Napolitano ho il massimo rispetto ma la società cambia. E io credo che i nomi si debbano declinare. Convincerlo? Ha detto che non ci dobbiamo neanche provare, ma d’altronde siamo in democrazia. Dov’è la notizia? Il presidente emerito Giorgio Napolitano è considerato dai suoi ex compagni di partito come un reazionario e conservatore. Napolitano è espressione di gran parte degli italiani, che si indignano se l’accademia della Crusca sdogana termini come “sindaca” o ” ministra“, ma nel contempo applaude “Petaloso“, termine più innocuo e che certamente non scuote le fondamenta maschilista della nostra società. Lo si evince leggendo i commenti alla notizia sulle versioni online dei maggiori quotidiani nazionali, commenti quasi esclusivamente a favore di Giorgio Napolitano, la Boldrini invece, viene dipinta come la Femminista fallita e che si attacca a queste piccolezze per fare polemica. La lotta per l’uguaglianza di genere non è una cosa leggera e senza importanza; se ancora oggi la condizione della donna è nettamente peggiore di quella di un uomo, se gli episodi di violenza contro le donne non accennano a diminuire, se la forbice retributiva si allarga invece di chiudersi, le donne guadagnano a parità di lavoro svolto, tra il 17 e il 70 % in meno di un collega maschio, e se in un paese democratico e civile c’è ancora bisogno di un ministero per le pari opportunità , abbiamo un problema enorme. Signor Napolitano questo è abominevole, ed anche se dette in modo scherzoso, le parole hanno un peso, e se lei è uno dei nostri rappresentanti, nemmeno per scherzo dovrebbe fare certe esternazioni, altrimenti qui non cambia mai niente.
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