Sei ordinanze di custodia cautelare eseguite per i componenti di una ben nota banda criminale partenopea, la Banda del buco, che agiva tramite una tecnica collaudata: lo scavo di tunnel nella rete fognaria del centro di Napoli.
La banda, in azione da diverso tempo, predisponeva dei passaggi sotterranei per arrivare direttamente all’interno dei principali luoghi dello shopping nel centro cittadino napoletano. Si puntava alle grandi firme: gioiellerie, boutique, negozi di abbigliamento dai nomi altisonanti.
I carabinieri erano già riusciti fortunatamente a sventare diversi furti progettati dalla banda nei mesi precedenti, scoprendo la presenza dei “buchi” in prossimità di attività commerciali molto allettanti.
Le indagini sono poi proseguite: le forze dell’ordine subacquee hanno perlustrato da cima a fondo la complessa rete di canali fognari sotterranei fino ad individuare i punti di passaggio, di entrata e di uscita della banda.
Tre componenti della banda erano stati quindi già sorpresi e arrestati a Novembre, proprio mentre si trovavano nei cunicoli. Colti in flagrante. A questi tre nomi, se ne sono aggiunti nelle ultime ore altri tre. Ma si continuano a cercare altri complici.
Cinque uomini, di provata esperienza nell’ambito dell’associazione a delinquere, dai quaranta ai settant’anni e una donna, moglie di uno di loro. Anche una coppia dunque, all’interno della banda del buco. Addirittura i due coniugi sembrano essere stati quelli maggiormente attivi nell’organizzare ed operare i furti: nel cortile della loro abitazione, situata sui quartieri spagnoli, nel cuore pulsante di Napoli, era nascosta la botola da cui si poteva accedere alle fogne e al complesso sistema di tunnel e cunicoli preparato per mettere a segno i colpi.
Una vicenda che ricorda quasi integralmente un film degli anni ’90 diretto e sceneggiato dai fratelli Vanzina: “I mitici- Colpo gobbo a Milano”. Claudio Amendola e Ricky Memphis, con l’aiuto di Monica Bellucci e di diversi strani personaggi che componevano una banda improvvisata, tentano il furto ad una famosa gioielleria milanese, aprendosi un varco proprio attraverso le fogne. Una storia scritta, interpretata e diffusa per strappare un sorriso, intrattenere, creare svago. Peccato che la realtà ci ricorda continuamente che la criminalità aumenta e che c’è ben poco da ridere.