Napoli, Capodanno 2018: 35 feriti, tra cui un bimbo di 8 anni

Botti illegali a Napoli

Botti illegali sequestrati nei giorni scorsi a Napoli.

Terminati i festeggiamenti in tutta Italia, dove la notte di San Silvestro è stata animata da svariati concerti, è tempo di bilanci. Quante persone sono state presenti nelle varie piazze delle città? Quanti cotechini, quanti zamponi e quanti chili di lenticchie sono stati consumati? Quante bottiglie di spumante sono state stappate? No, non sono queste le domande che ci interessano. Il quesito che ci poniamo è un altro: quante sono le persone rimaste ferite dai tradizionali botti? In particolare, quanti feriti ci sono stati a Napoli, in questo Capodanno 2018?

Napoli e i botti

Prendiamo in esame la città partenopea, tristemente nota per i suoi trascorsi in questo ambito. Come ogni anno, la conta dei feriti di Capodanno lascia l’amaro in bocca. Il 2018 è appena iniziato, eppure ha già mietuto 35 vittime. Di queste, 22 sono in città e le altre 13 nella provincia. I colpevoli di questa carneficina? I botti e non hanno risparmiato nessuno, né grandi né piccini. Un ragazzo di 23 anni ha perso due dita della mano destra. Un ventisettenne di Castel Volturno potrebbe perdere un occhio. Un uomo di 52 anni di Casavatore è in ospedale a causa di lesioni al braccio e alla nuca. Invece, un 49enne di Portici ha ustioni su più parti del corpo. Il più piccolo dei feriti è un bimbo di 8 anni, un petardo gli ha colpito la mano destra.




Oltre ai botti, anche i proiettili

Non solo i botti, dietro a questa annuale strage, vi sono anche i proiettili vaganti. Uno ha colpito un uomo di 51 anni, intorno alle 18, mentre guidava in via CarbonaraIl proiettile che l’ha colpito è di calibro 9×21 ed è stato rimosso con un delicato intervento. La vittima di questa tragica fatalità non è affiliata ad alcun clan, anzi è completamente incensurata. La camorra si nasconde invece dietro il proiettile che ha colpito una donna di 53 anni, residente al quartiere Bagnoli. La sua colpa? Essere moglie del capo del clan Sorprendente.

 L’ultima vittima di proiettili vaganti è un ragazzino di 12 anni, ferito ad una gamba, ma per lui non ci sono pericoli. Si era semplicemente affacciato dal balcone di casa, quando è stato preso alla gamba da un colpo.

Buoni propositi per il nuovo anno

Con la fine dell’anno passato e l’inizio di un anno nuovo, ci si ripromette di essere diversi, di cambiare, di migliorare. Ecco, il buon proposito per questo 2018 lo suggeriamo noi. Basta coi proiettili vaganti e basta ai botti illegali. Ci auguriamo che il Capodanno 2019 non porti un altro bollettino di guerra con sé.

Carmen Morello

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