Esiste un programma di Facebook chiamato FbStart, al quale hanno partecipato più di mille app provenienti da ben 89 paesi in tutto il mondo. Questo programma ha lo scopo di aiutare ad emergere (e ad avere successo) a tutte le varie start-up mobile meritevoli in tutto il mondo. Come ci riesce? Lo stesso ci riesce fornendo strumenti gratuiti, insieme a vari servizi e benefici.
Tali applicazioni sono state giudicate sulla base di quattro criteri generali: crescita e coinvolgimento dell’utenza, esperienza e design, efficienza su scala ed (naturalmente, visto che l’iniziativa è iniziata da Facebook stesso) utilizzo della piattaforma Facebook.
L’app che ha avuto la meglio su scala mondiale è stata VoiceTube (proveniente da Taiwan), la quale – a quanto pare – permette d’imparare l’inglese avendo a sua disposizione più di 30mila video.
L’app che secondo Facebook è la migliore della regione Europa-Africa-Medio oriente è italiana, per la precisione viene da Bologna. Trattasi di Musixmatch, ossia una sorta di catalogo “crowd-sourced”. Tale catalogo è sincronizzato direttamente con tantissime altre app, tra queste ci sono anche quelle per l’ascolto di musica in streaming, inoltre questa applicazione include testi musicali in diverse lingue.
Ma cosa significa “crowd-sourced”? Il crowd-sourcing è in sé lo sviluppo collettivo di un progetto, il quale avviene da numerosissime persone esterne al progetto stesso e quindi all’azienda. Le persone le quali collaborano sono in genere “arruolate” attraverso un invito da parte degli stessi sviluppatori originari, dunque sono generalmente volontarie.
Inoltre, c’è da dire che la collaborazione non si limita ad eventuali supporti tecnici. Naturalmente questi tipi di progetti sono resi unicamente possibili da internet, ed un esempio molto lampante di questi è costituito ad esempio da Wikipedia, la quale è scritta dagli stessi lettori. Il termine Crowd-sourcing deriva da crowd ossia “folla” e sourcing, a sua volta da outsourcing, cioè l’esternalizzazione aziendale.