La musica a 440 Hz suona ormai nelle nostre radio dal 1953, ma in molti sono convinti che questa frequenza nasconda una “cospirazione mondiale per il controllo delle masse”.
Per molti esperti di musica e scienziati la frequenza di 440 Hz è disarmonica rispetto alla naturale risonanza dell’Universo ed è in grado di generare effetti negativi sul comportamento e la coscienza umana.
La misteriosa storia del Diapason 440 Hz
Per accordare la maggior parte degli strumenti musicali del mondo, esiste un solo strumento chiamato Diapason. Fino alla fine del 1800 l’accordatore era tarato a 432 Hz. Questa scelta si basava su studi scientifici che ne dimostravano la perfetta armonia con la matematica dell’universo.
Ma poi qualcosa cambiò e qualcuno iniziò a fare pressioni affinché l’accordatore universale venisse tarato a 440 Hz.
Nel 1884 in una lettera indirizzata alla “Commissione Musicale del Governo Italiano” Giuseppe Verdi esprimeva tutto il suo disappunto. Il musicista richiese ufficialmente di utilizzare il diapason a 432Hz “per esigenze matematiche” e indicò il Vaticano come responsabile del pressing sulla globalizzazione della musica a 440 Hz.
Quando la musica diventa un’arma
Nel 1939 il ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels impose che la musica venisse suonata alla frequenza di 440 Hz. Tale decisione pare sia stata presa dopo essere entrato in possesso di alcuni studi scientifici apparentemente finanziati dalla Fondazione Rockfeller. Queste ricerche servivano a trovare una musica in grado di indurre paura e isteria di massa sulla popolazione. Ma non è finita qui. Questa frequenza sonora poteva “manipolare” la mente dei soldati rendendoli più cinici e aggressivi. Il tutto per vincere più facilmente la guerra.
A nulla servì il Referendum organizzato in Francia in cui 25 mila musicisti sparsi nel mondo votarono a sfavore della “frequenza nazista“.
Nel 1953 l’International Organization for Standardization dichiarò ufficiale l’utilizzo del diapason a 440 Hz per l’accordatura di tutti gli strumenti musicali.
Questa frequenza è diventata quindi il riferimento standard mondiale ma per molti avvalora solo la teoria della cospirazione, dato che è stata utilizzata per terrorizzare e manipolare le masse.
I complottisti sono convinti che sintonizzare tutta la musica a 440 Hz abbia trasformato il suono in una vera e propria arma dannosa per il nostro equilibrio psicofisico.
L’importanza della musica a 432 Hz
Da Nicola Tesla ad Albert Einstein la scienza ha ampiamente dimostrato che tutto nell’Universo è energia e vibra secondo precise frequenze, compreso il nostro corpo.
Secondo le teorie e gli studi scientifici suonare e ascoltare musica intonata a 432 Hz riequilibra il corpo e, per effetto vibrazionale anche l’ambiente circostante. Questa frequenza sarebbe in perfetta armonia con quella del nostro pianeta che “vibra” a 8 Hz, secondo il fenomeno conosciuto come “Risonanza fondamentale di Schumann”. Della stessa frequenza è anche il ritmo dell’onda Alfa del cervello e di replicazione del DNA.
Una disarmonia del nostro campo di risonanza può quindi generare una modifica delle normali funzioni fisiologiche e psichiche.
Se la scienza ha dimostrato i benefici della musica a 432 Hz perché si utilizza ancora la frequenza musicale del nazismo? Questa la domanda a cui molti cercano ancora una risposta.
La Rivoluzione Omega: “combattere” a suon di musica
Negli anni 80’ è nata la “Rivoluzione Omega”, movimento fondato da Ananda M. Bosman con l’obiettivo di riportare il Diapason a 432 Hz.
I problemi tecnici però non sono pochi, perché in alcuni casi sarebbe necessario sostituire interamente gli strumenti.
Ma la “pacifica rivoluzione” va comunque avanti. A prescindere da un ipotetico complotto dai fini malvagi e di raggiungere obiettivi utopistici, Omega vuole restituire alla musica il senso per cui è nata: portare beneficio a chi l’ascolta.
Orchestre e gruppi di musicisti tra cui i leggendari Pink Floyd hanno quindi deciso di suonare comunque alla frequenza di 432 Hz.
La Rivoluzione Omega ci restituisce in mano l’unica arma che nessuno può controllare: la libertà di scegliere la musica che vogliamo ascoltare e il ritmo a cui vogliamo vibrare.
Silvia Mulas
posso avere una discussione a riguardo dal momento che ritengo, attraverso studi, che tutto ciò detto sopra sia nella quasi totalità inesatto ? grazie . [email protected]
Ciao, siamo aperti al confronto, invia una richiesta a [email protected]