Musei accessibili ed emozioni a “tutto tondo”

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Sono tanti i musei che hanno lottato per abbattere le barriere percettive e sensoriali, rendendo l’esperienza museale maggiormente fruibile dai disabili.

Chi di noi non è mai andato in un museo? Almeno una volta, quasi tutti noi abbiamo fatto questa esperienza con o senza la scuola. E chi ha una buona memoria, forse ricorda che c’era quel compagno di classe disabile che ci teneva a partecipare, ma che il più delle volte era impossibilitato a venire a causa delle barriere architettoniche o, semplicemente, perché quel tipo di esperienza museale non era da lui fruibile. Oggigiorno, tutto ciò è possibile grazie ai musei accessibili, il cui obiettivo è di abbattere qualsiasi barriera percettiva e sensoriale.

In un museo si vivono emozioni a “tutto tondo”, infatti, tutti i sensi vengono coinvolti. Per una persona disabile non è sempre così semplice, non a caso, è necessario un maggiore coinvolgimento da parte di queste istituzioni. Per fortuna, molti musei hanno lavorato duramente per risultare accessibili anche a loro, ribadendo l’importanza del diritto alla cultura.

Musei accessibili: il Museo Tattile Statale Omero

Quante volte prima di entrare in un museo ci è stato detto “vietato toccare”? L’Italia è piena di musei che ci offrono la possibilità di ammirare dal vivo moltissime opere d’arte, le quali sono quasi sempre accompagnate da addetti che controllano i nostri comportamenti, ricordandoci anche la giusta distanza di sicurezza da mantenere.

E se da un giorno all’altro scoprissimo che esiste un museo in Italia che scardina queste regole? Ebbene sì, in questo museo la regola fondamentale è toccare le opere d’arte. Stiamo parlando del Museo Tattile Statale Omero pensato nel 1985 da una coppia di non vedenti, Daniela Bottegoni e Aldo Grassini. Il museo, nato nel 1993, era stato inizialmente collocato in tre aule non utilizzate di una scuola di Ancona, poi è stato spostato presso la Mole Vanvitelliana sempre ad Ancona. Questo museo è dedicato ai non vedenti ma anche ai normo vedenti.


Se ci pensiamo, vietare a un non vedente di toccare un’opera d’arte è come impedire a un vedente di vedere. In poche parole, i non vedenti vedono con le mani, e l’esperienza tattile è per loro uno strumento fondamentale. Infatti, il mantra di questo museo dice: “Si ama con gli occhi e con le mani”.

Aldo Grassini ha sottolineato che:

«Dobbiamo pensare che la forma fisica si percepisce soltanto con la vista o con il tatto, non ci sono altre possibilità per percepirla. Se a chi non ha la vista togli anche la possibilità di usare il tatto, lo escludi da un diritto riconosciuto, sancito, proclamato, che vale per tutti e che però, di fatto, quando ti trovi di fronte a queste situazioni non è spendibile, non può essere esercitato».

Aldo Grassini dimostra come il suo museo sia per tutti, perché l’inclusione è alla base del suo modo di lavorare. Come tutti i musei, anche il suo ospita delle scolaresche, e se bisogna fare un’attività, deve essere accessibile a tutti anche ai ragazzi che hanno questa disabilità.

Infine, ribadisce come una persona cieca debba vivere quest’esperienza alla pari di una qualsiasi altra persona normo vedente. Il percorso tattile non deve essere separato, piuttosto condiviso, per aumentare così anche la possibilità di commentare insieme.

Altri esempi di musei accessibili

Ovviamente, le forme di disabilità sono molteplici, e la cecità non è l’unica. In ogni caso, ci sono altri musei accessibili in Italia che hanno lottato per garantire il diritto alla cultura.

Per esempio, il Museo Civico di Storia Naturale di Trieste e la Cooperativa Sociale Trieste Integrazione che portano avanti da anni il progetto “Museo accessibile”. In questo caso, si è cercato di aiutare chi ha delle fragilità comunicative, lottando così contro le barriere culturali e linguistiche. A un ragazzo disabile, che ha delle difficoltà di lettura, risulterà difficile comprendere le informazioni relative alle singole opere d’arte. Se invece, semplifichiamo i contenuti grazie all’utilizzo di un linguaggio chiaro e immediato, la sua fruizione sarà altrettanto semplice, ed è ciò che ha fatto questo museo.

Non meno importante, il Museo tattile di pittura antica e moderna “Anteros” di Bologna, il cui obiettivo è di rendere accessibile l’arte pittorica alle persone non vedenti e ipovedenti. Al suo interno, raccoglie diverse trasposizioni tridimensionali con la tecnica del bassorilievo prospettico di alcune opere pittoriche molto importanti.

All’appello non manca il Museo Civico di Mantova, che offre 8 bassorilievi prospettici, le cui schede ricche di informazioni sono in tre versioni: nero normale, nero ipovedente e braille. In aggiunta, possiamo ammirare anche il plastico tridimensionale della Camera dei giganti.

La Realtà Virtuale sarà il futuro dei musei?

La tecnologia è parte integrante della società e della nostra vita. Tuttora è possibile, senza spostarsi da casa, partecipare a delle visite virtuali.

E se l’eccesso di tecnologia non facesse altro che aumentare la distanza tra i disabili e chi non è portatore di handicap? Probabilmente, questa modalità si è diffusa maggiormente durante la pandemia da Covid-19, non avendo la possibilità di spostarci. Il più delle volte, queste esperienze sono incentivate dall’uso della realtà virtuale. Sicuramente, quest’ultima abilita veri e propri “supersensi” nelle persone con disabilità, trasportando l’utente in un mondo tridimensionale interattivo. È importante però ricordare che è ben diverso l’utilizzo della Realtà Virtuale come valore aggiunto durante l’esperienza museale in loco, rispetto a quando viene utilizzata come mezzo di collegamento da utenti appartenenti a tutto il mondo. Un esempio è Google Arts & Culture, che offre la possibilità di visitare circa 500 musei nel mondo comodamente da casa.

La visita di un museo a distanza non garantisce un contatto diretto con le opere d’arte, ma favorisce quella distanza fisica e mentale tra i disabili e chi non lo è. Tutti i musei dovrebbero puntare a una maggiore inclusione e fruizione direttamente sul campo.

Patricia Iori

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