Mary l’Assassina, Murderous Mary, ammazzò un uomo e per questo venne poi “giustiziata”. Niente di particolare, se non fosse che questa Mary era una elefantessa asiatica di 5 tonnellate dello Sparks World Famous Shows Circus. Questo circo l’11 settembre del 1916 si trovava a Kingsport, nel Tennessee, e aveva assunto come ammaestratore di elefanti un tizio del posto di nome Red Eldrige -un fessacchiotto che non aveva nessuna esperienza in merito e che probabilmente non aveva mai visto prima un elefante in vita sua.
Il giorno successivo, durante la sfilata lungo le vie della città, Eldrige stava montato sopra Mary e quando la bestia si fermò e allungò la proboscide per prendere una fetta d’anguria da terra, il fesso non trovò niente di meglio che piantarle un pungolo da dietro l’orecchio, con tanta forza da causarle una grave ferita alla zanna, come dichiarò il veterinario che esaminò Mary dopo la morte. Mary ovviamente non la prese bene, afferrò il sedicente “ammaestratore” per il collo, lo fece volare sopra una bancarella e poi lo calpestò fino a schiacciargli la testa. Fine della breve carriera di Eldridge nel settore pachidermi.
I quotidiani ci sguazzarono, la pubblicità per il circo fu deleteria, alcune città tappe della tourneé facero sapere che non avrebbero accolto il circo se ci fosse stata quella bestia pericolosa e il proprietario allora decise di ammazzare Mary, confermando che quando ci sono in ballo esseri umani -fessi- e animali, la colpa è sempre tutta degli animali. Circa 2500 persone intervennero (a pagamento?) sia perché non è roba da tutti i giornali vedere morire un bestione di quel genere, sia perché siamo negli USA del’900 e le esecuzioni (tutte, mica solo quella di Mary!) sono spettacoli che acchiappano moooolta gente.
La morte per avvelenamento venne scartata (troppo poco spettacolare) e si pensò allora all’elettroesecuzione -che era una novità e non ci sarebbe neanche stata male- ma all’epoca non c’era in tutto il Tennessee abbastanza elettricità per far fuori una bestia di quelle dimensioni. Ci si decise quindi per l’impiccagione, la buona vecchia cara impiccagione che è sempre nel cuore di ogni yankee che si rispetti. Il patibolo fu lo scalo merci della ferrovia dove Mary venne appesa alla catena di una gru e morì per soffocamento. E anche in quest’occasione i fessi non mancarono di mettersi in mostra, perché Mary fu impiccata due volte: la prima volta infatti non si riuscì a issarla in un colpo e l’elefantessa rovinò pesantemente a terra facendo urlare di paura i bambini presenti (e rompendosi anche un’anca, poveretta). Che cos’era successo? La prima volta gli imbecilli avevano dimenticato di liberare le zampe posteriori dai ceppi con cui l’avevano bloccata a terra…
Remo Bodoer