Massimo Troisi celebrato da un murale in occasione del sessantaquattresimo anniversario dalla nascita. Il fratello: “Massimo non è oggi, è sempre”.
E’ stato inaugurato ieri a San Giorgio a Cremano, a Napoli il murale dedicato a Massimo Troisi. Un murale per celebrare il sessantaquattresimo anniversario della nascita dell’attore e regista partenopeo, morto prematuramente.
L’opera è stata realizzata dallo street-artist Jorit Agoch sulla facciata esterna del Palaveliero di San Giorgio a Cremano. Dotata di luci, sarà visibile giorno e notte.
Il murale ritrae tre scene relative a film famosi di Massimo Troisi. Una di queste è la celebre scena del dialogo tra Lello Arena e Troisi sul tema del miracolo facile e il miracolo difficile nel film “Ricomincio da tre”. L’opera rientra in un programma di eventi e iniziative facenti parte del Premio Massimo Troisi 2017.
Alla cerimonia, intitolata “E’ nata una stella”, hanno partecipato il sindaco Giorgio Zinno, gli amministratori, il presidente dell’Istituzione Premio Massimo Troisi, Salvatore Petrilli, il consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli, gli imprenditori del Palaveliero che hanno reso possibile la realizzazione dell’opera e tanti cittadini che si sono fermati ad ammirare il murale. (Fonte: Ansa.it)
L’associazione “A casa di Massimo Troisi”, con sede a Villa Bruno, è nata con il compito di far conoscere l’opera del grande attore e regista. Il fratello di Massimo, Luigi ha voluto a sottolineare come Massimo sia sempre presente nella vita dei napoletani e come la sua opera sia ancora viva: ”Massimo non è oggi, è sempre. Ho sempre detto che non aveva bisogno di una casa perché lui la casa l’aveva nel cuore di tutti quelli che lo amano. Abbiamo solo voluto dare una testimonianza materiale di quella che era la vita di tutti i giorni con gli oggetti che ci sono in questa casa ma Massimo è vivo. A volte qualcuno la casa la chiama museo. Non ci piace perché dà l’idea di cose che non ci sono più, invece lui è attuale. Tanto è vero che le persone che vengono qui ci dicono, anche con le lacrime agli occhi, abbiamo avuto l’impressione di averlo incontrato qui“.
Laura Maiellaro