Ancora un decesso. Ancora un bimbo positivo al virus del morbillo. Forse coincidenza. Forse no. Indagini in corso. E una nuova bara bianca.
Non molti giorni fa ho scritto un articolo leggero e ironico, scanzonato, sulle mamme no-vax, sottoponendomi a insulti e contestazioni, ma contenta di aver parlato e fatto parlare di un argomento importantissimo.
Sono qui anche oggi, fregandomene degli insulti, perché vorrei accendere una volta ancora i riflettori su questo argomento di cui ci si può far satira, ma solo per sottolinearne l’importanza vitale, direi.
È di stasera la notizia di una bimba di 16 mesi deceduta probabilmente per complicanze del morbillo. In realtà i genitori l’avevano sottoposta alla vaccinazione, ma la bimba aveva già contratto la malattia di cui “una volta non si moriva!!!”, secondo i sostenitori del movimento no-vax. Ora, sono in corso analisi anatomo-patologiche per accertare le cause tra decesso e malattia, per cui aspettiamo di conoscerne i risultati.
Una cosa però vorrei dirla, attraverso le parole di Alberto Villani, responsabile di Pediatria generale e malattie infettive e presidente della Società italiana di Pediatria: “È importante sottolineare sempre che un’adeguata copertura vaccinale riduce o elimina il rischio di essere contagiati dal virus del morbillo”.
Io non so di quanti morti ci sia bisogno affinché le mamme informate e sedicenti farmacisti si rendano conto del reale pericolo al quale stanno esponendo tutti noi, ma spero che non ci sia più bisogno di vittime sacrificali per svegliare tante persone da questo assurdo “sonno della ragione “. Speriamo. In nome di tutti i bimbi che vorrebbero vivere. Anzi, sopravvivervi.