Gay pride – Non si tratterà solo di goliardia, ma, ancora una volta, il simbolo della rivendicazione di genere: Google, Microsoft, Ebay, Coca-Cola, PayPal, RedBull saranno graditi ospiti alla parata conclusiva e sponsor dell’intero evento.
Come riportato sul sito, la marcia riporterà “in voga” il tema dell’uguaglianza, sfidando un clima di repressione e discriminazione attualmente dilagante nel nostro paese. Si tratta di un problema di portata mondiale; tuttavia mai come ora è importante il coinvolgimento di Milano: già lo scorso anno l’ondata arcobaleno sfoggiò tutto il suo splendore, coinvolgendo ben 250.000 partecipanti; i diritti Lgbt vennero sostenuti anche da alcuni partiti (dal Pd al Movimento Cinque stelle) ed anche in quella occasione furono diverse le multinazionali a parteciparvi. Che dir si voglia, il nord Italia sente particolarmente questa ondata di buonsenso.
Con il messaggio Love Unites vogliamo comunicare che l’amore è la forza che abbatte la barriere e unisce le persone
Questo il commento di Giuliana Mantovano, Direttore Marketing Coca-Cola Italia, mentre descrive le t-shirt sponsorizzate e personalizzate da Coca-Cola; un messaggio forte e chiaro, da cui si evince un profondo rispetto sociale. Anche la Nestlé, dal canto suo, sfoggerà le proprie magliette, le quali hanno già reso noto un deciso consenso del pubblico – ne sono state distribuite circa duecento. Steam, nota piattaforma online di videogiochi, ha introdotto la categoria “Lgbtq+”, legata al mondo omosessuale; decisione tutt’altro che scontata, se pensiamo al ruolo che attualmente ricopre il campo videoludico.
Sono solo alcuni esempi che, in parte, inquadrano un periodo storicamente fiorente: una reazione sociale, anche a piccole dosi, serve ad “abituare la percezione”; quando la realtà che ci circonda è pura routine, ciò che era un problema diventa il quotidiano. Storia vecchia.
Altrettanto vecchia è la questione discriminazione, ma anche qui c’è poco di strano: i rapporti attuali tra le persone sono immersi nella paura e il nostro paese ci sguazza allegramente, causa una pressione politica che spinge il cittadino a vivere nella disinformazione; il concetto di “diverso” non ha più un equilibrio.
Può sembrare paradossale organizzare una marcia di tali proporzioni pur di mostrare un pizzico di umanità. Per quanto sembri un atteggiamento fine a se stesso, il grido Lgbt sta realmente insinuandosi nel tessuto sociale, tanto da coinvolgere chiunque dia un valore ai rapporti umani. Etero o no, il punto focale è reagire.
Eugenio Bianco