L’album fotografico edito da Rizzoli e intitolato Muhammad Ali, l’immortale, ripercorre per immagini la sua grandiosità. Uomo e atleta irripetibile, il campione dei pesi massimi nato a Lousville non ha ancora trovato un suo degno erede.
E questo, con ogni probabilità, non accadrà mai. Perché Ali, oltre ad un talento pugilistico senza eguali, possedeva anche una lingua affilata quanto il suo cervello. Un mix esplosivo usato per vivere da protagonista la lotta dei neri d’America contro il razzismo, il rifiuto della politica militarista degli Stati Uniti e la battaglia per i più deboli.
Lo stesso Muhammad Ali aveva cominciato la progettazione del libro nella sua edizione americana. Chiedendo all’editore di mettere assieme le immagini più importanti della sua vita. Purtroppo non è riuscito a vedere la conclusione del progetto. Ma sua moglie Lonnie ha completato l’opera, scrivendo anche la prefazione, e regalando agli appassionati un’opera imperdibile.
Il libro
Oltre 200 immagini, alcune molto rare e altre inedite, selezionate dagli archivi di famiglia, che mostrano quanto fosse uguale a se stesso nel privato o quando incontrava i Capi di Stato. E poi il racconto fotografico della malattia, il Parkinson, con cui ha convissuto per tanti anni, con dignità esemplare, senza mai nascondersi.
Perché Ali ha vissuto da combattente, qualunque cosa facesse, non solo sul ring. Basti ricordare la sua scelta di rigettare il nome anagrafico “da schiavo”, Cassius Clay, e la sua adesione alla religione islamica. E ancora di più, quando si rifiutò di arruolarsi nell’esercito per combatte in Vietnam. Gesto che gli costò la perdita del titolo e il ritiro della licenza da parte delle commissioni pugilistiche.
Ma Ali è andato sempre avanti per la sua strada. Amico di Malcom X, pronto a schierarsi dalla parte di Martin Luther King e Nelson Mandela, ha affrontato senza battere ciglio le conseguenza di ogni sua scelta, dimostrando un coraggio da leone in ogni sua azione.
Lo testimoniano le frasi e i suoi proclami più famosi, che accompagnano le foto del libro, e che all’epoca scatenarono discussioni e polemiche feroci. A loro si aggiunge il discorso fatto alla BBC a metà degli anni Settanta, quando ancora giovane e al culmine della carriera, già rifletteva sulla sua vita dopo la boxe.
Il libro Muhammad Ali l’Immortale è un ritratto completo del suo protagonista, che aiuta il lettore a riscoprirne il carisma, ed ha le carte in regola per essere considerato il suo testamento spirituale.
Michele Lamonaca