Vaccinazioni: non saranno più un obbligo?
L’intera Assemblea Capitolina ha ritenuto la mancata vaccinazione non ostativa al prosieguo e alla continuità dell’attività e del percorso educativo considerando quest’ultimo (stesso insegnante, stesso contesto educativo, stessa aula, stessa rete di relazioni socio-affettive) una condizione psicodidattica da garantire a tutti in totale certezza ed assoluta equità. La legge condanna con una multa i genitori dei bambini non vaccinati, in proporzione all’entità della mancanza, ma, almeno nella scuola dell’obbligo e a differenza della scuola dell’infanzia, non obbliga all’allontanamento del loro bambino. Come se non fosse il contagio la preoccupazione principale del legislatore, quanto piuttosto la sanzione amministrativa da comminare ai genitori colpevoli di omissione. Ma se è così, appare ancor più cogente la necessità di rispettare la continuità didattica ed educativa per tutti i bambini, se è proprio la legge per prima a spostare l’attenzione sulla sanzione invece che sul possibile esito contagioso
Questa è la missiva con la quale la Sindaca di Roma, Virginia Raggi, fa conoscere il risultato della mozione. La lettera è indirizzata a Beatrice Lorenzin (ministro della Salute), Valeria Fedeli (ministro dell’Istruzione), Nicola Zingaretti (presidente della Regione Lazio) e Antonio Decaro (presidente dell’Anci).
Vaccinazioni non più obbligatorie dai 0 ai 6 anni?
La mozione approvata, in pratica, garantisce la continuità didattica per quei bambini che non hanno ancora assolto all’obbligo delle vaccinazioni. Virginia Raggi dichiara inoltre di che farà in modo che:
i bambini e le bambine ancora non vaccinati ma regolarmente iscritti non siano allontanati dalle strutture educative e scolastiche, nel rispetto della normativa vigente
La Sindaca di Roma difende la sua posizione dando la “colpa” alla Lorenzin. Secondo la Raggi, il termine ultimo del 10 marzo per presentare l’autocertificazione non potrà essere rispettato per molte famiglie. Il non rispetto di questo termine comporterebbe il divieto di accesso al servizio scolastico. E la Raggi non ci sta. Secondo lei, infatti, la linearità di un percorso scolastico:
non si può negare per alcun motivo plausibile. Al contrario bisogna garantire a tutti i bambini, a partire da quelli tra 0 e 6 anni, di giungere alla conclusione dell’anno educativo e scolastico 2017/2018 senza interruzioni di sorta
Ma davvero? Davvero è più importante il percorso formativo della scuola materna che un contagio? Secondo la Lorenzin non si scherza sulla pelle dei bambini; il decreto vaccini è stato fatto proprio a loro tutela. Bambini troppo piccoli per essere vaccinati o bambini affetti da malattie per le quali non può essere fatto il vaccino.
Le “ragioni” della Sindaca
La Raggi sostiene che il decreto vaccinazioni è caotico e discriminante:
I genitori dei bambini iscritti alla scuola dell’obbligo potranno pagare una multa e continuare a mandare i loro figli a scuola anche se questi non sono vaccinati; quelli dei bambini iscritti alle scuole dell’infanzia, pur pagando la multa, dovranno ritirare i propri figli. Quindi, secondo la Lorenzin, il pagamento di una multa scongiurerebbe il rischio di contagio e i virus riuscirebbero a distinguere e contagiare i bambini in base alla loro scuola di appartenenza. In questa posizione non c’è scientificità ma soltanto sciatteria
Ma forse la Raggi non sa che nel 2017, in Italia, ci sono stati 4991 casi di morbillo (inclusi 4 decessi). Il 90% dei casi è stato segnalato in otto Regioni (tra le quali il Lazio). Il 95% dei casi non era stato vaccinato. Il 95% dei casi può attaccare il morbillo a bambini piccoli, o altri affetti da malattie.
La sindaca di Roma ha anche dimenticato che l’Italia è quinta al mondo per numero di casi di morbillo. Secondo l’oms:
l’incidenza maggiore si è verificata nei bambini sotto l’anno di età
Vaccinazioni: la guerra è ancora aperta
Luciano Nobili del Pd definisce la decisione della Raggi “irresponsabile e pericolosa”:
La sindaca Raggi è senza vergogna e gioca con la salute dei bambini. Dietro la scusa della continuità didattica strizza l’occhio alla comunità no vax, dando copertura istituzionale alle loro posizioni
Secondo Nobili, quindi, i “pentastellati” sono contro le vaccinazioni e cercano solo un modo per aggirare la legge. La Lorenzin è dello stesso parere ricordando le dichiarazioni che la Sindaca posta sui social. Dichiarazioni di avvocati No – Vax che puntano a far saltare il decreto.
Mentre la guerra sulle vaccinazioni continua (e sempre continuerà) senza sosta, vorrei ricordare che l’Europa è allarmata dalla situazione italiana. L’Italia è uno di quei paesi nei quali il morbillo non è ancora stato debellato. Per paure irragionevoli, falsi miti, le vaccinazioni non sono solo efficaci ma anche necessarie.
Il morbillo è una malattia grave. E l’Italia è uno di quei Paesi dove ancora ci si ammala …e si muore.
Elena Carletti