Nella partita amichevole di ieri sera tra Italia e Francia, terminata 3-1 in favore dei transalpini, ha fatto il suo esordio ufficiale la moviola in campo. Collaudata più volte ma mai in gare ufficiali, la tecnologia VAR (Video Assistant Referees) può dirsi un esperimento felicemente riuscito.
Il presidente della Fifa Gianni Infantino, promotore dell’iniziativa, è molto soddisfatto di come sono andate queste prove generali per un’evoluzione che ritiene necessaria. “Ieri abbiamo scritto una importante pagina di storia del calcio mondiale” ha dichiarato. E non possiamo che essere d’accordo con lui.
Come funziona la moviola
La moviola in campo è utilizzata da tantissimi sport ormai da anni. Tennis, volley, rugby, football americano: tutti ormai si affidano alla tecnologia per evitare controversie arbitrali. Controversie che nel calcio italiano e mondiale sono state sempre all’ordine del giorno. Tantissime partite, anche molto importanti, sono state decise da errori arbitrali clamorosi e facilmente evitabili. Ma ormai il concetto di “arbitro venduto” (ricordiamo l’arbitro Moreno ai mondiali del 2002) è destinata a diventare una terminologia antiquata.
La VAR funziona in maniera semplice e intuitiva. Un paio di assistenti visionano la partita su dei monitor e, in caso di episodi chiave e dubbi, il primo arbitro li contatta per ricevere un consiglio. Pochi secondi e il giudizio è emesso. Un modo rapido per evitare errori cruciali e per tranquillizzare l’arbitro in modo da aiutarlo a gestire la tensione della partita.
La partita di ieri
Il signor Bjorn Kuipers, l’arbitro olandese che ieri ha sperimentato la moviola in Italia-Francia, ha dichiarato di avere utilizzato la VAR in due occasioni. Per estrarre il giallo nel fallo su De Rossi e nel tocco di mano in area ai danni dell’Italia. In entrambi i casi gli assistenti hanno suggerito la scelta migliore e in pochi secondi l’hanno comunicata. Kuipers ha così potuto continuare la partita tranquillo e consapevole della validità delle proprie decisioni.
Il test di ieri ha permesso di capire che la moviola in campo non snatura il gioco, ma ne permette uno svolgimento più rilassato. L’importante è che l’arbitro mantenga sempre la propria autonomia decisionale e che non si affidi mai in toto al VAR. In questo modo il calcio resterà quello che è, senza eccessivi rallentamenti ma con una diminuzione delle polemiche dentro e fuori dal campo.
Il prossimo test
L’obiettivo, secondo Infantino, è quello di utilizzare la moviola in gare ufficiali già per la Tim Cup del 2018. Intanto il prossimo test sarà a Novembre, in un’altra amichevole degli azzurri. Questa volta la squadra avversaria sarà la Germania, mentre lo stadio sarà San Siro.
Le premesse per una vera innovazione del mondo del calcio ci sono tutte. Le remore per una tecnologia quantomai necessaria sono state infrante e finalmente i direttori di gara smetteranno di essere al centro dell’attenzione per farvi tornare, come è giusto che sia, i 22 giocatori in campo.