A volte ritornano …a pedalare. Parliamo della classe 1°B dell’Istituto “Galilei – Costa” di Lecce che ha deciso di riavviare un progetto ideato e lanciato quattro anni fa dai loro predecessori (oggi felicemente diplomati): il “Movimento 5 Selle”, non un errore di battitura, non “stelle”, ma selle!
Attraverso il loro prof di informatica, le ragazze ed i ragazzi della classe hanno prima chiesto ai compagni più grandi, il permesso di riutilizzare nome, logo e mission del progetto originale e, una volta avuto il loro ok, si sono subito attivati per stilare l’avvio di questa nuova e bella rinascita. E’ doveroso e corretto sottolineare che, oltre ad averne simpaticamente parafrasato il nome, sia il progetto originale che questo riavvio non sono assolutamente e in alcun modo collegati con il movimento politico guidato da Beppe Grillo.
«Lecce non sa pedalare – dichiarano i ragazzi della classe 1°B –vogliamo che diventi una città simile ad altre città italiane (come Ravenna e Ferrara) e a città come Amsterdam e Utrecht, in Olanda, dove tutti vanno in bici e dove sono gli automobilisti a dover chiedere “permesso” ai ciclisti. Una città in cui tutte le mattine migliaia di bambini e ragazzi delle elementari, delle medie e delle superiori possano raggiungere la propria scuola in bici, tranquilli e in sicurezza.»
Il progetto rientra sempre nelle attività di Repubblica Salentina, è intraprendente e, per certi versi, rivoluzionario. Inizialmente i giovani concentreranno gli sforzi nel rendere la loro città, Lecce, totalmente a misura delle due ruote, per poi successivamente tentare di contagiare altre città. Il primo passo sarà quello di invitare in classe sia responsabili dialtre associazioni che già si impegnano su questo fronte, che gli amministratori locali di Lecce, i ragazzi stanno pensando ai settori della mobilità e dell’ambiente, con l’intento di conoscere per bene quello che è lo status quo e di stringere da subito strette collaborazioni per poter camminare insieme verso le soluzioni migliori.
Il “Movimento 5 Selle” ha un obiettivo preciso, incentivare a 360 gradi e definitivamente l’uso della bicicletta ed i giovani salentini si impegneranno a raggiungere l’obiettivo attraverso l’individuazione e la realizzazione di idee e strategie innovative, capaci di trasformare radicalmente il sistema circolatorio delle strade cittadine. Lavoreranno su più fronti, sul graduale riassetto urbano, sulle radicate cattive abitudini dei cittadini e soprattutto sulla forma mentisgeneralizzata che si ostina ancora oggi a non comprendere gli enormi benefici che se ne possono trarre. Utilizzeranno tutti gli strumenti necessari per raggiungere lo scopo, sia virtuali, come il web, i social media, il mailing, che concreti, come la creazione di eventi, occasioni di formazione, etc.
Usare la bici in città, specialmente in città come Lecce dove le strade sono del tutto piane, le giornate piovose sono poche e tutte le destinazioni sono raggiungibili in massimo 15/20 minuti, significa:
- ridurre drasticamente la produzione di CO2 nell’atmosfera, a beneficio non solo della città ma di tutto l’ambiente;
- risparmiare tanto denaro inutile nell’acquisto di carburante;
- ridurre radicalmente il traffico, permettendo di arrivare prima, muoversi più in fretta, stressarsi di meno;
- non contribuire al finanziamento delle multinazionali del petrolio;
- guadagnare tantissimo in salute per via del moto costante, quotidiano, e dell’aria più pulita;
- guadagnare in socializzazione e benessere personale, grazie allo stato d’animo e al buonumore che si prova nel pedalare insieme.
Questi i nomi dei giovanissimi (nuovi) attivisti del Movimento 5 Selle (con la supervisione del docente di informatica Daniele Manni):
Daiana Benvenuto, Riccardo Boscaino, Alessia Bottazzo, Annalisa Calangi, Julie Ann Castillo, Joele Condò, Pierluigi Cucurachi, Francesco De Giorgi, Jacopo De Lucia, Greta Enza, Cristian Fiorito, Miriam Invidia, Thushan Juvathasan, Moreno Maroccia, Marco Nicazza, Alessia Nosi, Alessandra Passabì, Alessandra Perulli, Ilaria Pulli, Emanuele Renna, Leonardo Riciato, Leonardo Rizzo, Mirko Zalameda.