Rossi c’è, 385 giorni dopo. Per Valentino una vittoria che sa di storia in una gara di prestazione, coraggio e follia. Eccezionale 2° Petrucci, che sfiora il primo successo in MotoGP dopo un duello incredibile con Dovizioso e Rossi, chiude il podio Marquez. Viñales a terra sconvolge la classifica: ora Dovi è 1°, ma Rossi e Marquez sono vicinissimi.
La gara: Zarco parte in pole, Rossi 4°
Nelle qualifiche la pioggia rimescola le carte e condiziona la griglia di partenza. Davanti a tutti scatta Yohan Zarco, subito dietro Marquez e Petrucci. 4° Rossi, più indietro Dovizioso (9°) e Viñales (11°), in difficoltà sotto l’acqua. Indietrissimo Lorenzo, 21°.
Al via Zarco scatta bene e mantiene la testa nei primi giri. Il francese non fa però la differenza e consente a Marquez, Rossi e Petrucci di accodarsi. I quattro riescono subito a scavare un buon margine rispetto agli avversari, mantenendo le posizioni fino all’11° giro, quando Rossi passa Marquez in fondo al rettilineo. Al giro successivo stesso copione, Rossi entra su Zarco alla curva 1 e si porta in testa. Tre curve dopo Valentino finisce largo e Zarco cerca di infilarlo con un entrata al limite, contatto fra i due, ma ad avere la peggio è il francese, che deve desistere e cedere due posizioni.
Vinales k.o., cambia tutto
Al 13° giro la possibile svolta del campionato: Viñales, risalito fino alla 5° posizione e in odore di rimonta subisce la chiusura dell’anteriore all’ultima chicane e finisce nella ghiaia davanti a Dovizioso, non venendo centrato per pochi centimetri. Lo stesso forlivese, virtualmente leader del mondiale, rimonta furiosamente su Zarco ed è il più veloce in pista per diverse tornate. Al 16° giro Petrucci passa Marquez ed è 2°. Della bagarre ne approfitta Rossi, che porta il suo vantaggio ad oltre un secondo.
Quando il 46 sembra in grado di andarsene arriva un altro colpo di scena: inizia a piovere. Nelle retrovie alcuni cambiano la moto, davanti nessuno lo fa. Il gruppo si ricompatta rapidamente con un Dovizioso scatenato che passa Marquez e Petrucci nello stesso giro. Inizia il duello personale fra i due ducatisti, con quattro scambi di posizione. Ha la meglio Petrucci, che riesce ad allungare di nuovo insieme a Rossi e lo passa clamorosamente a 5 giri dal termine. Un giro dopo però Rossi gli restituisce il sorpasso all’ultima staccata con un ingresso furibondo. Non lascerà più la testa. Dietro Dovizioso cede il passo sia a Marquez (alla fine 3°), sia a Crutchlow e deve accontentarsi della 5° posizione, che gli vale comunque la testa del mondiale.
Che Rossi! Bravissimo Petrucci
Gara impressionante per costanza e voglia di Valentino Rossi, è la decima vittoria ad Assen e la prima stagionale. Interrotto un digiuno di 385 giorni, era dalla gara di Barcellona dell’anno scorso che il 46 non metteva le ruote davanti a tutti. Si allunga ancora la longevità da record del nove volte campione del mondo: ora sono quasi 21 gli anni di distanza dalla prima vittoria di Brno nel 1996. Nessuno come lui.
Grande prestazione di un solidissimo Petrucci, un’altra volta fra i top del motomondiale. Dovizioso fantastico da metà gara in poi, rischia addirittura di vincere ma poi è saggio nel non eccedere ed accontentarsi di un piazzamento che fa classifica. Marquez bravo, ma la Honda non è al livello delle Yamaha e lui ci deve mettere molto del suo. Il confronto con il compagno di squadra Pedrosa (13°) è comunque impietoso.
Il poleman Zarco rovina tutto nella seconda parte di gara, sotto la pioggia sceglie di cambiare la moto scivolando indietro e poi subisce un ride through per velocità eccessiva nella corsia box: 14°. Nelle retrovie buona a metà la prova di Iannone. Come a Barcellona parte forte e recupera fino al 6° posto (partito 16°), ma poi cede il passo, finirà 9°. Molto male Lorenzo, anche lui abbozza una rimonta, sale fino al 13° posto, ma poi sceglie di cambiare la moto quando arriva l’odiata pioggia e la scelta non paga: 15°.
La classifica: Vinales a terra cambia tutto
Pesante lo 0 in casella di Maverick Vinales, alla sua seconda caduta stagionale. In testa ora c’è Dovizioso (115), gli undici punti conquistati ad Assen gli bastano per mettersi alla spalle lo spagnolo, fermo a quota 111. Rossi recupera tantissimo ed è a -7 dalla vetta e -3 dal compagno di squadra (108). Marquez fa la formichina e si porta ad 11 punti dal primo posto (104). Il mondiale è apertissimo. Prossimo appuntamento al Sachsenring fra una settimana.