MotoGP, al Sachsenring Marquez detta ancora legge

Marquez

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Un perfetto Marc Marquez trionfa per l’ottava volta consecutiva nel suo regno. Al Sachsenring gli tiene testa solo il sorprendente Folger, una furia sul circuito di casa, ma anche lui deve arrendersi al passo martellante dello spagnolo. Chiude il podio l’altra Honda di Pedrosa, davanti alle due Yamaha ufficiali di Viñales e Rossi. Male la Ducati, Dovizioso termina 8°. Ora il 93 è il nuovo leader del mondiale.

Il solito Marquez, la sopresa Folger

Marquez scatta dalla pole in uno dei suoi circuiti preferiti, affiancato da Petrucci e dal compagno di squadra Pedrosa. Più indietro in griglia le Yamaha ufficiali (Rossi 9° e Vinales 11°) e il leader del Mondiale Dovizioso (10°). Al via le Honda HRC partono bene e provano a scappare fin dai primi giri. Lorenzo prova ad accodarsi, ma come al solito si spegne in fretta. L’unico che tiene il passo di Marquez e Pedrosa è il locale Jonas Folger su Yamaha Tech 3. Il tedesco mostra un ritmo pazzesco e sfiora il sogno di vincere la gara di casa andando in testa al 6° giro davanti a Marquez. Dietro Pedrosa non riesce a tenere il ritmo e si stacca rapidamente dai primi due. La leadership di Folger dura cinque giri, poi Marquez torna davanti approfittando di un lungo del tedesco alla prima staccata. Lo spagnolo stampa tempi eccezionali uno dietro l’altro, ma non riesce a scrollarsi di dosso il tedesco, per diverse tornate stazionario a pochi decimi da Marquez. L’attacco, però, non arriva mai. Il 93 non sbaglia niente fino alla fine e l’ultima possibilità per Folger viene vanificata da un lungo a quattro giri dalla fine. Ottava vittoria consecutiva e quinta in MotoGP al Sachserning, dove ha sempre vinto. Come ad Austin, qui il catalano è imbattibile.




Rossi combatte, Viñales lo batte

Che le Yamaha ufficiali non ne abbiano per stare con le Honda e con il privato Folger lo si nota subito. Dietro ai primi tre si forma un gruppetto terribile con Valentino accerchiato dalle Ducati. Il calo secco di Lorenzo e quello alla distanza di Dovizioso e Petrucci bastano al 46 per scrollarseli di dosso. Il problema grosso però è il compagno di squadra Viñales, atteso su ottimi livelli sull’asciutto. Scattato 11°, lo spagnolo salta tutti uno dietro l’altro fino a trovarsi alle spalle di Dovizioso e Rossi dopo metà gara. Si forma un trio di alta classifica, ma è lo spagnolo ad averne di più e a scavalcare in due giri sia il ducatista sia il compagno di squadra.  Rossi prova a stargli vicino per qualche giro, ma poi desiste senza avere il passo per tentare un altro attacco. Per Viñales due punti guadagnati e vantaggio interno alla Yamaha esteso a cinque lunghezze. Da analizzare l’andamento nuovamente in chiaroscuro della moto Factory, battuta nettamente, come in Catalunya e a Jerez, dalla migliore moto clienti.

Ducati in difficoltà

Gara al contrario per le Desmosedici. I primi giri promettono bene, con Lorenzo e Petrucci sugli scudi. Poi il calo dei due alfieri Ducati è impressionante. Lorenzo tocca la terza posizione nel primo giro, ma poi scivola all’11° posto. Ancora peggio Petrucci, partito 2° e discreto nelle prime tornate, ma poi in pesante difficoltà nella seconda parte di gara: terminerà 12°. Per lo spagnolo non paga la scelta di montare gomme soft, per l’italiano problemi al posteriore. A salvare la baracca ci prova ancora Dovizioso, l’unico a poter battagliare con le Yamaha per quasi tutta la gara. A lungo nei primi cinque, alla fine anche lui deve cedere posizioni, terminando 8° e perdendo la leadership del mondiale, ora lontana 6 punti.

Classifica: Marquez per la prima volta al comando

Marquez è il nuovo leader del mondiale con 129 punti. Seguono Viñales a quota 124 e Dovizioso a 123, Rossi è a dieci punti della testa con 119 punti. Campionato bello ed imprevedibile, ora un mese di pausa prima della prossima gara a Brno fra cinque settimane.




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