Un segnale dal cuore delle Nazioni Unite
Alessandra Locatelli, Ministra per le Disabilità, ha inaugurato al Palazzo di Vetro dell’ONU a New York una mostra sui diritti delle persone con disabilità unica nel suo genere: “The UN Convention on the Rights of Persons with Disabilities through the Eyes of Young People”. Un evento dall’alto valore simbolico, ospitato proprio nel luogo dove venne firmata la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. L’iniziativa punta a sensibilizzare soprattutto i giovani, utilizzando un linguaggio immediato e accessibile, all’interno degli spazi che quotidianamente frequentano.
“È un’emozione grandissima essere qui” – ha dichiarato Locatelli. La sensibilizzazione, sopratutto quella riguardo ai principi sani della Convenzione ONU, devono essere applicati tutti i giorni in ogni ambito sociale, economico ed educativo: dalla salute all’istruzione, dal lavoro agli spazi di svago. “Abbiamo bisogno di raggiungere il cuore di tutti per rendere le persone il centro delle nostre politiche”.
Dal fumetto all’ONU: un viaggio inclusivo
La mostra sui diritti delle persone con disabilità si basa sulle tavole grafiche del fumetto “L’importante è vincere… insieme”, disegnato da Tommaso Cordelli per l’Osservatorio sulla condizione delle persone con disabilità della Regione Umbria e la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica.
Già esposte al Castello di Solfagnano in occasione del primo G7 dedicato a inclusione e disabilità, le venti illustrazioni raccontano i diritti delle persone con disabilità attraverso uno sguardo fresco e giovane.
La ministra ha ricordato il valore del G7 Inclusione, che ha visto la firma della Carta di Solfagnano, un documento che stabilisce otto priorità per migliorare le condizioni di vita delle persone con disabilità. Tra gli obiettivi: abbattere non solo le barriere architettoniche, ma anche quelle sensoriali e culturali.
Italia protagonista dell’inclusione: un modello
L’Italia si conferma un modello in Europa per la legislazione sull’inclusione lavorativa e scolastica. “Siamo un Paese leader – ha sottolineato Locatelli – ma dobbiamo ancora migliorare sull’accessibilità, intesa come un concetto globale che coinvolge ogni aspetto della vita quotidiana”. La ministra ha ribadito l’importanza di una politica che passi dall’assistenzialismo alla valorizzazione delle persone, evidenziando il potenziale individuale piuttosto che i limiti.
Incontri e impegni internazionali
Durante la sua visita di 48 ore a New York, Locatelli ha incontrato figure di spicco, tra cui l’Ambasciatore italiano Maurizio Massari, il Vice Segretario Generale ONU Courtenay Rattray, e rappresentanti delle principali federazioni italiane per la disabilità, come FAND e FISH. Il dialogo ha sottolineato l’importanza di unire istituzioni, associazioni e cittadini per creare un cambiamento culturale.
Un progetto per il futuro
Oltre all’inaugurazione della mostra sui diritti delle persone con disabilità, la ministra ha presentato anche la riforma italiana sulla disabilità, che entrerà in vigore in via sperimentale dal gennaio 2025. Questa riforma mira a rivoluzionare il sistema di valutazione dell’invalidità civile e a concentrare gli interventi sul territorio, con progetti di vita personalizzati per le persone con disabilità e le loro famiglie.
“Ci sono circa 13 milioni di persone con disabilità nel nostro Paese” – ha spiegato Locatelli. In questo modo, e con questa riforma, ha sottolineato l’importanza di offrire supporto e garantire dignità, salute e benessere per tutte le persone.
Un messaggio di speranza: partire dalla mostra sui diritti delle persone con disabilità ad un cambiamento universale
La mostra sui diritti delle persone con disabilità, aperta fino al 20 dicembre, rappresenta un esempio di come l’arte e la comunicazione possano contribuire a un cambiamento sociale, aldilà di ogni pregiudizio o barriera sociale causata dalla discriminazione.
Alessandra Locatelli ha lanciato un messaggio chiaro: “Per cambiare il mondo, dobbiamo partire dai giovani e dalle loro famiglie, creando opportunità che rendano le persone il centro delle politiche”. Un segnale forte, che dall’Italia raggiunge il cuore delle Nazioni Unite.