Moscow Mule. Il miscelato che rinfresca e “scalcia”

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Se provenite da una città di mare, sarete d’accordo nel constatare che maggio è il mese dell’attesa.
Passeggiando sulla riviera, noteremo il fervore degli stabilimenti balneari, preludio dell’arrivo della stagione estiva.

Quando si parla di “estate”, pensiamo ai costumi, al mare, alle notti della riviera; il tutto accompagnato da una lista infinita di cocktail.

L’estate modifica lo stile di vita e ovviamente, anche quello che beviamo. La necessità di qualcosa di fresco, si sentirà non solo nel cibo, ma anche in quei cocktail che tanto ci piace degustare.

Negli ultimi anni, si è sviluppata una vera e propria mania, per il “Moscow Mule”. Una miscela che sembra riuscire a mettere d’accordo tutti; tradizionalisti e ricercatori del nuovo. Carnivori e vegani.

Il “Moscow Mule” è uno dei miscelati più famosi. Un long drink con un tenore alcolico non troppo alto, la bevanda dissetante per eccellenza, grazie alla nota pungente dello zenzero. Ma state tranquilli, non stiamo di certo parlando di un semplice e leggero aperitivo.

Nessuna ricetta cocktail è mai stata così martoriata, strapazzata e male interpretata.

Gli ingredienti originali sono principalmente: Vodka, ginger beer e succo di lime, una fetta di lime per guarnizione….e basta!
Molto spesso si trovano in giro delle varianti del Moscow Mule che contengono cetriolo, da cui l’errata convinzione che sia un ingrediente ufficiale, ma non lo è. E’ una variante e sicuramente aggiunge ulteriore freschezza, ma non è contemplata nella ricetta originale “Moscow Mule”.

Il “Moscow Mule” nasce nel 1940 in California e fa parte della famiglia dei “Buck Cocktail”, drink a base di ginger ale o beer, succo di limone e un distillato a scelta.

Si pensa che siano derivati o dal “Buck fizz” (Champagne e succo d’arancia) o dall’Horse Neck (Ginger ale, angostura e cognac) che in origine era un semplice bicchiere di ginger beer con una buccia di limone.

Con l’aggiunta del distillato, il cocktail cominciava a “scalciare”, trasformando il “cavallo in mulo”; così il “Vodka Buck” diventò il “Moscow Mule”.

Il cocktail originariamente, veniva servito in tazze di rame, su cui era inciso un “ciuco”. Quindi, prendete una tazza di rame, versate la vodka, la ginger beer, quindi aggiungete il succo di lime e guarnite con una fetta di lime.

Gli abbinamenti possono essere tanti; può essere servito insieme a pesce, ma anche salumi e carni bianche. No alle carni rosse!

I cocktail, come tutte le tendenze, sono soggetti a cambiamenti. Si cambia, per provare qualcosa di nuovo, ma si cambia anche per una strana attinenza alle nuove tendenze sociali.
Non è un caso infatti, che il Moscow Mule, sia un cocktail che piaccia particolarmente a vegani e vegetaiani; sarà per la presenza di elementi antiossidanti, come lime e cetriolo, o forse per l’utilizzo della Vodka liscia, il superalcolico meno trattato rispetto ai classici “Vodka lemon” o “Cuba libre”.

Il Moscow Mule, negli ultimi anni ha conquistato i migliori banconi, i migliori bar e messo d’accordo i più svariati “degustatori”, proponendo una miscela nuova, fresca, dissetante, elegante e, perchè no, anche innovativa, rispetto ad un più classico e troppo abusato “Moijto”.

Quindi, se si vuole provare un cocktail veramente estivo, il “Moscow Mule” è l’ideale come long drink, ma anche come aperitivo, da gustare ogni momento della giornata.

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