Morto Lee Sun-kyun, l’attore sudcoreano di “Parasite”

Morto Lee Sun-kyun

Oggi, 27 Dicembre, è stato trovato morto Lee Sun-kyun, il famoso attore sudcoreano, noto per il suo ruolo in “Parasite”, il celebre film vincitore di quattro premi Oscar. La polizia sudcoreana ha trovato il corpo in un’auto in un parco al centro di Seoul e sta ancora indagando sulle cause che possono aver portato l’attore alla morte. Il manager di Lee ha dichiarato alla polizia che l’attore, prima di uscire di casa, aveva lasciato un biglietto, il quale sembrava voler significare la sua volontà a togliersi la vita. Accusato di far uso di sostanze stupefacenti, quello dell’attore si sospetta possa essere un suicidio

Chi è Lee Sun-kyun?

Lee Sun-kyun aveva 48 e si trovava all’apice della sua carriera. Aveva raggiunto la notorietà internazionale grazie all’apparizione nel film “Parasite”, di Bong Joon-ho, premiato con quattro Oscar. Lee Sun interpretava il ricco capofamiglia proprietario della lussuosa casa, fulcro centrale del film. Lo scorso anno aveva ricevuto una nomination che lo definiva “miglior attore agli Emmy” per la serie thriller di fantascienza Dr. Brain, tratta dal celebre fumetto digitale di Hongjacga e qui ha interpretato il protagonista nelle vesti di un neuroscienziato.

Inoltre, il suo ultimo film, Sleep, nel quale interpreta il ruolo di un marito sonnambulo che spaventa la moglie, è stato presentato quest’anno fuori concorso al Festival di Cannes.

Lee Sun aveva iniziato a studiare all’Università delle Arti di Corea nel 1994, dove conseguì la laurea in “arte drammatica“. La prima volta che debuttò in teatro fu nel 2001 e interpretò il ruolo di Brad Majors nel musical The Rocky Horror Show. Nel 2007, grazie alle due serie televisive Behind the white tower e Coffee prince, il suo nome comincia a diventare famoso e ad afferrarmi nella scena del cinema.

Nel 2010 ricevette il premio come miglior attore al Festival di Las Palmas di Gran Canaria grazie alla sua interpretazione nel film Paju nel 2009. Nel 2012 il thriller Helpess, che lo vedeva protagonista, insieme alla commedia romantica, All about my wife, divennero campioni d’incassi. È stato trovato morto Lee Sun-kyun

Trovato morto Lee Sun-kyun, nella giornata di oggi, in un’auto in un parco nel centro di Seul, non ci è ancora chiaro se l’atto sia stato volontario ma, secondo quanto detto dalla polizia, aveva lasciato un bigliettino alla famiglia, nel quale lasciava intendere la sua intenzione a togliersi la vita. Per questo motivo la famiglia si era subito rivolta alla polizia per cercarlo. Lee Sun-kyun stava attraversando un periodo molto difficile, poiché ad Ottobre venne indagato per uso illegale di droghe. Questo scandalo aveva incupito la sua immagine di attore straordinario e per questo venne meno ad apparizioni televisive e numerosi contratti pubblicitari.

L’accusa che vede coinvolto l’ormai morto Lee Sun-kyun

Da ormai quasi 3 mesi l’attore era indagato con l’accusa di fare uso di sostanze stupefacenti. In Corea, è ormai ben noto quanto possa essere grave un’accusa del genere in quanto fare uso di sostanze stupefacenti è considerato un vero e proprio reato grave e può comportare pene fino a cinque anni di carcere. L’ormai morto Lee Sun-kyun era accusato di aver fatto uso di sostanze stupefacenti in un bar di Seoul insieme ad una donna che lavorava lì.

Lui sin dall’inizio ha dichiarato di non sapere di star assumendo delle sostanze illegali ma, la donna insistette che l’attore aveva in realtà fatto uso di sostanze stupefacenti già più volte. L’attore aveva negato e, aveva dichiarato che era stato vittima di un “tentativo di ricatto”. Aveva parlato anche con numerosi giornalisti e le sue parole erano state:

“Mi scuso sinceramente per aver deluso molte persone essendo coinvolto in un incidente così spiacevole, mi inchino e chiedo scusa a tutti coloro che hanno creduto in me e che mi hanno supportato. Mi dispiace per la mia famiglia che sta sopportando un dolore così difficile in questo momento.”

L’indagine aveva creato molto scalpore e l’immagine dell’attore venne offuscata e di conseguenza rivalutata. Vittima ormai del pregiudizio e di questa dolorosa condanna, l’attore, dopo vent’anni di carriera, era stato espulso dalle riprese della sere tv “No Way Out”, iniziate ad Ottobre.

Quest’anno Il presidente Yoon Suk-yeol ha chiesto misure più severe per reprimere il traffico di droga, in un Paese in cui la vendita di cannabis è punibile con l’ergastolo prevedendo, addirittura, pene detentive anche  per coloro che “ritornano in Corea del Sud dopo aver consumato legalmente cannabis all’estero”.

Non si sa ancora se, effettivamente, l’attore fosse innocente o meno ma, il pensiero che questa pesante condanna e, il pregiudizio che ormai lo avviliva, possano averlo spinto a compiere tale atto è davvero intrusivo.

Ambra Vanella

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