Isao Takahata, gigante del mondo animato giapponese, si è spento all’età di 82 anni a Tokyo. A causare il decesso sarebbe stata una complicazione legata a una malattia cardiaca di cui il regista soffriva.
Figura di spicco del genere Anime, giocò un ruolo fondamentale sia nelle serie animate, che nei lungometraggi animati. Nel 1985, infatti, fu proprio lui insieme Hayao Miyazaki a fondare il celeberrimo Studio Ghibli. Proprio da questa lunga collaborazione nacquero diversi capolavori capaci di ottenere riconoscimenti e plausi in tutto il mondo. Basti pensare all’ultimo lungometraggio che diresse nel 2014 dal titolo La storia della Principessa splendente che ottenne la candidatura all’Oscar come miglior film di animazione.
Isao Takahata: non solo Studio Ghibli
Se la leggenda del celebre Studio iniziò nel 1985, lo stesso non si può dire per la carriera di Takahata. I suoi esordi sono da cercarsi, infatti, nel 1959, presso la Toei Animation. E proprio qui, conobbe un giovane Miyazaki con cui intraprese un legame che si rafforzò sempre di più nel tempo. Un legame non solo professionale ma soprattutto di amicizia.
Pur non mancando mai una sana rivalità tra i due, del tutto priva di invidie e cattiverie, ben presto divennero, l’uno per l’altro, un reciproco stimolo a migliorarsi.
Fonte: https://static.vix.com/es/sites/default/files/styles/large/public/btg/heidi.png?itok=QiBXhtLCIl sodalizio parte ufficialmente nel 1971, quando affianca il suo collega e amico nella regia di Le avventure di Lupin III. Ma è nel 1974 che ha il suo grande debutto in solitaria con la trasposizione animata di alcuni celebri romanzi occidentali per ragazzi. Il primo della serie fu Arupisu no shojo Heidi, conosciuto da noi semplicemente come Heidi, considerato ancora oggi un cult da molti. A questo seguirono Marco, Dagli Appennini alle Ande (adattamento di Cuore di De Amicis), e il più conosciuto Anna dai capelli rossi del 1979.
La svolta, però, arrivò nel 1984 con Nausicaä della Valle del vento. Prodotto da Takahata e diretto da Miyazaki, il film ebbe un enorme successo planetario. Grazie a questo l’anno seguente i due si decisero ad abbandonare la Toei per fondare lo Studio Ghibli. Un sodalizio che portò alla creazione di capolavori come Il mio vicino Totoro, Porco Rosso, La città incantata e Il castello errante di Howl. Per i quali non possiamo fare altro che ringraziare il maestro Takahata e lo Studio Ghibli tutto.
Emanuele Algieri