È morto un pezzo fondamentale della cultura italiana e mondiale.
Qualche giorno fa il Maestro ha subito una caduta, che gli aveva provocato la rottura del femore. Dopo un breve ricovero, è morto Ennio Morricone in una clinica romana.
A novembre avrebbe compiuto 92 anni Ennio Morricone, ma purtroppo si è spento questa notte. L’annuncio è stato dato dalla famiglia attraverso l’avvocato Giorgio Assumma, che se ne è fatto portavoce.
I funerali di Ennio Morricone si terranno in forma privata, nel rispetto del sentimento di umiltà che ha sempre ispirato gli atti della sua esistenza. Il Maestro si è spento all’alba del 6 luglio in Roma, con il conforto della fede. Ha conservato sino all’ultimo piena lucidità e grande dignità.
L’avvocato ha aggiunto che Morricone ha salutato e ringraziato per la cura e l’affetto dedicatigli i figli, i nipoti e, soprattutto, la devota moglie Maria, accanto al Maestro fino a che egli ha esalato l’ultimo respiro. Il legale non ha mancato di sottolineare come, il musicista, abbia dedicato un commosso ricordo anche al proprio pubblico, «dal cui affettuoso sostegno ha sempre tratto la forza della propria creatività».
Diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia in tromba, composizione, strumentazione, direzione di banda e musica corale, Morricone ha fatto coincidere la musica con la propria vita, dimostrando le proprie abilità nelle forme più svariate.
Lo ricorderemo, di certo, prima di tutto come compositore di numerosissime colonne sonore. Il debutto del 1961 sul grande schermo lo portò a musicare alcuni tra i più famosi western della storia del cinema. Il lavoro di Morricone, però, non si è fermato ad un unico genere. Li ha anzi attraversati tutti, colorando, con le proprie note, ben 60 anni della storia della settima arte.
Di certo il sodalizio più lungo e proficuo è stato quello con Sergio Leone.
Ma la musica di Morricone ha accompagnato anche le immagini di film di Clint Eastwood, Bellocchio, Pontecorvo, Pasolini, Brian De Palma e tantissimi altri.
Pochi meritano l’appellativo di Maestro quanto Ennio Morricone. In primis compositore, come dicevamo, ma anche arrangiatore di canzoni, tra cui i più grandi successi della musica italiana degli anni ’60. Ed in questo ruolo, quello di arrangiatore, sia nella musica che al cinema non ha mai rinunciato ad imprimere il proprio marchio. Il suo tocco non è mai passato inosservato, colpendo l’ascoltatore sin dalle prime note.
Non era solo la qualità delle composizioni e degli arrangiamenti a caratterizzare il Maestro, ma anche la sua abilità nello sperimentare e introdurre innovazioni.
Tra queste non possiamo non ricordare l’utilizzo della voce umana, quella voce di Edda Dell’Orso che accompagna pagine memorabili della storia del cinema, come quelle della storia d’amore di C’era una volta in America.
Oltre all’Oscar alla Carriera, Ennio Morricone nel 2016 ne ha vinto un altro per The hateful Eight, che gli ha fatto guadagnare anche un Golden Globe. All’epoca Quentin Tarantino ne parlò come del proprio compositore preferito.
Non parlo di quelli di musica per il cinema, ma di compositori come Mozart e Beethoven.
Così disse Quentin in quella occasione, riferendosi naturalmente ad Ennio Morricone, sottolineando quanto lo considerasse più bravo anche dei famosi compositori citati.
Morricone ha inoltre vinto tre Grammy Awards, quattro Golden Globes, sei BAFTA, dieci David di Donatello, undici Nastri d’argento, due European Film Awards, un Leone d’Oro alla carriera e un Polar Music Prize. Senza contare le nomination all’Oscar non coronate dalla nota statuetta.
Il Maestro non ha però collezionato solo premi, ma anche onorificenze. È stato infatti insignito del Premio Principessa delle Asturie per le arti 2020, dopo che Sergio Mattarella gli aveva attribuito il titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Impossibile rimanere insensibili nel sapere che è morto Ennio Morricone.
Molti messaggi di cordoglio sono arrivati dalla politica, tra i primi il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e la sindaca di Roma Virginia Raggi. Sono poi centinaia i commossi messaggi di artisti ed esponenti del mondo dello spettacolo, tra musicisti, attori, conduttori e tantissimi altri. Tra le tante parole spese per Ennio Morricone, ci fa piacere ricordare il commovente saluto di Vittorio Storaro:
Era un grande amico, una grande persona, al di fuori della creatività musicale. Ed è importante essere creativi anche sul piano umano. Io non credo che ci sia una divisione fra la personalità e la creatività, vanno di pari passo. Certamente sarà una enorme mancanza, non solo un genio musicale, ma anche umano.
Mariarosaria Clemente