Morti per ondate di caldo: oltre 60.000 in Europa nel 2022

Caldo da record ad Ottobre morti per ondate di caldo

Sunset background. Free public domain CC0 photo.

Nel 2022 in Europa si sono registrati oltre 60.000 morti per ondate di caldo. Il tasso di mortalità più alto è stato registrato proprio in Italia con 18.010 decessi. Tra i Paesi particolarmente colpiti dalle alte temperature ci sono soprattutto quelli mediterranei, che hanno registrato tassi di mortalità considerevoli rispetto alla loro popolazione.

Secondo uno studio su larga scala pubblicato sulla rivista scientifica “Nature Medicine”, più di 60.000 persone sono morte a causa dell’ondata di calore che ha colpito l’Europa nell’estate del 2022.

I ricercatori dell’Istituto francese per la ricerca sulla salute (Inserm) e dell’Istituto per la salute globale (ISGlobal) di Barcellona stimano che, se non verranno adottate misure efficaci per affrontare il problema, nell’Europa continentale ci saranno almeno 68.000 decessi legati al caldo ogni estate entro il 2030 e più di 94.000 entro il 2040. L’estate del 2022 è stata la più calda mai registrata in Europa (fino a questo momento), con ondate di calore prolungate, temperature record, siccità e incendi.

Gli scienziati hanno analizzato i dati sulla temperatura e sulla mortalità dal 2015 al 2022 per 823 regioni di 35 Paesi europei con una popolazione totale di oltre 543 milioni di persone. Sono stati poi in grado, sulla base di modelli epidemiologici, di calcolare il numero di decessi legati alla temperatura in ogni regione su base settimanale. La stima finale è che tra il 30 maggio e il 4 settembre 2022 siano morte 61.672 persone per cause legate al caldo. Durante questo periodo, si stima che 11.637 persone abbiano perso la vita a causa di condizioni meteorologiche estreme, tra cui l’ondata di calore che è durata dal 18 al 24 luglio. Lo scorso luglio, il termometro in Portogallo ha registrato 47°C, avvicinandosi al record assoluto di 47,3°C stabilito nel Paese nel 2003.

Il numero dei decessi è molto alto“, ha dichiarato Isham Asebak, scienziato e uno degli autori dello studio alla stampa. “Conoscevamo le conseguenze del caldo (sulla salute) sulla base di uno studio precedente del 2003, ma con questa analisi vediamo che resta ancora molto lavoro da fare per proteggere la popolazione“, ha concluso.

Nell’estate del 2003, l’Europa ha vissuto la peggiore ondata di calore della sua storia, con circa 70.000 vittime. Lo stesso studio ha rilevato che i Paesi mediterranei come Italia, Grecia, Spagna e Portogallo, registrano i tassi di mortalità più elevati in percentuale della popolazione.

Il professor Juan Ballester di ISGlobal, secondo autore dello studio, ha dichiarato che “Il Mediterraneo sta soffrendo per la desertificazione, le ondate di caldo si stanno intensificando durante l’estate proprio a causa di queste condizioni più secche“. In Italia, in particolare, sono morte 18.010 persone a causa dell’ondata di calore, ovvero, 333 decessi per milione.


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Poiché i cambiamenti climatici causati dall’uomo portano all’aumento delle temperature, le ondate di calore sono sempre più usuali e più intense. Il caldo estremo può portare via vite umane a causa di un colpo di calore e dell’aggravarsi di malattie cardiovascolari e respiratorie. I più colpiti da questi pericoli sono senza dubbio gli anziani, il segmento più vulnerabile della popolazione.

Andrea Umbrello

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