Ci sembra che quest’anno siano aumentate le morti delle celebrità. Ci sembra che mai prima di oggi siano state cosi numerose. Questa prospettiva viene data dalla maggior visibilità che internet ha dato alle notizie. In tempi passati la stessa notizia aveva un impatto minore e la durata del suo eco era di molto inferiore a oggi. Con internet le notizie durano di più e hanno una visibilità globale e, sempre grazie a questa globalizzazione, anche i personaggi che conosciamo di meno diventano famigliari in poco tempo con una ricerca mirata. Il dolore resta lo stesso in qualsiasi epoca solo che oggi ci sembra di più e più numeroso. Poi purtroppo il tempo passa e visto che gli anni settanta hanno sfornato grandi artisti e grandi personaggi, questi ora purtroppo hanno un’età che si avvicina alla fine del ciclo della vita. Purtroppo questo fenomeno che riscontriamo oggi definendo il 2016 l’anno orribile è destinato ad aumentare. Non per questo dobbiamo dimenticarci delle menti illustri che ci hanno lasciato un vuoto.
L’ultimo, in ordine di tempo, è George Michael morto il giorno di Natale. Diventato famoso con i Wham piano piano è diventato una stella nel firmamento della musica. Ufficialmente è deceduto per un attacco cardiaco ma visto che la morte di un personaggio così importante non può essere così “banale” incominciano a trapelare diverse ipotesi. Voglio ricordare tutti i trapassati illustri che ci mancheranno e ringraziarli. Umberto Eco che ci ha fatto passare ore immersi nei suoi racconti, Dario Fo che ha fatto conoscere la genialità italiana nel mondo vincendo il nobel per la letteratura, Bud Spencer che intratteneva la mia generazione quando eravamo bambini a suon di schiaffi, Marco Pannella per le sue battaglie, Ettore Scola per i suoi film, Prince e David Bowie per l’incanto della loro musica, Casaleggio per aver cercato di cambiare questo paese, Anna Marchesini per le tante risate che ci ha fatto fare. Ricordo tutti, perché ricordare rende immortali. Se aprite wikipedia c’è l’elenco completo delle morti del 2016, troverete molti nomi meno noti che solo in pochi sanno, anche loro meritano un ricordo. E sopratutto tutti i sconosciuti che nessuno menziona, meritano lo stesso trattamento.
Claudio D’Adamo