Il mondo della musica ha perso una delle sue voci più luminose e incantevoli. È morta Zahara, con profonda tristezza la notizia della sua prematura scomparsa ha scosso gli animi di fan e ammiratori in tutto il Sudafrica e oltre i confini nazionali.
La notte ha avvolto il mondo con un velo di tristezza all’annuncio della scomparsa di una delle voci più straordinarie provenienti dall’Africa: Bulelwa Mkutukana, meglio conosciuta come Zahara. In un annuncio solenne, il Ministero della Cultura sudafricano ha confermato la notizia della sua prematura morte a soli 36 anni, generando un’ombra di dolore che ha oscurato il panorama della musica pop africana.
Le piogge di tributi e messaggi di cordoglio hanno inondato i vari social media, disegnando un ritratto vivido e commovente di una musicista il cui impatto nel panorama musicale del Sud Africa resterà un importante punto di riferimento nella storia del Paese. Zizi Kodwa, ministro dello sport, delle arti e della cultura nel paese, ha manifestato il suo più sentito cordoglio alla famiglia Mkutukana e all’intera comunità musicale sudafricana. Nelle sue parole risuona un tributo vibrante al contributo senza pari di Zahara e della sua chitarra, entrambi tesori preziosi nella ricchezza e nell’autenticità della scena musicale nazionale.
Il suo manager, Oyama Dyosiba, tempo addietro aveva condiviso con particolare dispiacere al Guardian la notizia del ricovero ospedaliero di Zahara. L’artista, a causa di problematiche fisiche strettamente connesse alla sua lotta costante contro i demoni dell’alcolismo, aveva dovuto affrontare un percorso difficile e doloroso. Zahara ha dimostrato un coraggio straordinario nel fronteggiare questa battaglia personale, ma purtroppo, le conseguenze sulla salute del suo fegato hanno preso una piega irreversibile, delineando così il tragico epilogo di questa tenace lotta. La sua determinazione ha splenduto come una luce in mezzo al buio, ma la sua salute ha pagato un tributo doloroso alla costante battaglia contro la dipendenza. La storia di questa lotta travagliata ha scritto capitoli di speranza e sconfitta, segnando il percorso di un’artista che ha dovuto confrontarsi con demoni interiori mentre cercava di donare gioia attraverso la sua musica. La sua forza e la sua resilienza resteranno un esempio tangibile della fragilità umana e della coraggiosa lotta contro le avversità personali.
Nata il 9 novembre 1987 a East London, Zahara ha tracciato un percorso luminoso nella storia della musica, lasciando un’impronta indelebile nel tessuto della cultura musicale. I suoi successi non si sono limitati alle frontiere locali, bensì hanno varcato gli oceani, guadagnandole fama e riconoscimenti internazionali. La BBC l’ha inclusa tra le donne di maggior influenza dell’anno, evidenziando il suo impatto globale e la sua significativa presenza nel panorama musicale mondiale. I South African Music Awards hanno reso omaggio alla sua grandezza artistica conferendole otto prestigiosi riconoscimenti, tra cui il titolo di Migliore Artista Donna e l’ambito Album dell’Anno. Questi encomi non solo sottolineano il talento straordinario di Zahara, ma confermano la sua posizione di spicco nella scena musicale, testimonianza della sua abilità nel creare un’arte che ha attraversato confini culturali e geografici, toccando i cuori di molte persone in tutto il mondo.
Zahara ha imparato a suonare la chitarra da autodidatta e ha raggiunto il successo nel 2011 con il suo primo album intitolato “Loliwe”. Questo lavoro ha ottenuto un notevole successo commerciale e ha segnato un momento significativo nella sua carriera musicale. Prima della scomparsa di Nelson Mandela nel 2013, Zahara ha avuto l’opportunità di esibirsi a casa dell’ex presidente sudafricano e poi ha composto una canzone tributo in onore del grande leader politico e attivista. Il brano, intitolato “Eroe degli eroi”, ha toccato profondamente il cuore degli ascoltatori con versi come “Non c’è nessuno come lui”.
La sua discografia, inclusa quella canzone tributo, è caratterizzata dall’uso di una combinazione di lingue, tra cui il xhosa, una lingua nguni parlata in Sudafrica e Lesotho, e l’inglese. Il secondo album di Zahara, “Phendula”, si apre con una collaborazione speciale con Ladysmith Black Mambazo, una nota formazione musicale. Il successivo album, “Country Girl”, ha raggiunto il triplo disco di platino, consolidando ulteriormente la sua fama e il suo talento nel panorama musicale sudafricano.
Tuttavia, per il suo quarto progetto musicale intitolato “Mgodi”, Zahara ha affrontato delle dispute contrattuali con la sua precedente etichetta discografica, TS Records. Di conseguenza, ha optato per un cambiamento significativo firmando un nuovo contratto con una major, la Warner Music, segnando una nuova tappa nella sua carriera e nell’evoluzione del suo percorso musicale.
Oltre alla sua brillante carriera musicale, Zahara si è distinta anche come ambasciatrice per l’Ospedale Pediatrico Nelson Mandela, dimostrando un impegno tangibile nella comunità.
Il suo ultimo album, “Nqaba Yam”, uscito nel 2021, ha raggiunto la vetta delle classifiche di iTunes, testimonianza del suo talento e della sua influenza duratura nella scena musicale sudafricana.
La sua prematura scomparsa lascia un vuoto nel cuore dei fan e nel panorama musicale. Il suo percorso, caratterizzato da alti e bassi, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica sudafricana. Zahara resterà per sempre un’icona, la cui voce e il cui talento continueranno a vivere attraverso le sue canzoni, ispirando le generazioni future.