E’ in corso un sospetto focolaio di morbillo a Parma e provincia, con un caso confermato e sette persone – tutte adulte – che presentano i tipici sintomi del virus, ma per le quali si è in attesa degli esiti degli esami di laboratorio.
Il caso confermato è un 59enne, ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’Ospedale Maggiore di Parma sotto osservazione medica. Il sospetto focolaio è stato originato da una persona rientrata a Parma dalla Sicilia il 21 aprile scorso. Attualmente è in corso l’indagine epidemiologica da parte dei professionisti del Servizio Igiene pubblica dell’AUSL che, in collaborazione con il Servizio di Medicina preventiva e Igiene Ospedaliera dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, stanno valutando i contatti che i casi hanno avuto nei giorni scorsi intervenendo tempestivamente con le procedure previste.
IL MORBILLO: CHE COSA E’ E COME SI CURA
Il morbillo è una malattia infettiva, contagiosa di origine virale, caratterizzata da febbre elevata, congiuntivite, bronchite, enantema ed esantema. È una malattia che colpisce spesso i bambini tra 1 e 3 anni. Una volta contratto, il morbillo dà un’immunizzazione teoricamente definitiva, quindi non ci si ammalerà più per l’intera durata della vita. Anche l’immunità indotta dal vaccino, obbligatorio nei bambini ai fini della frequenza scolastica, è di durata molto lunga.
Le complicazioni sono relativamente rare, e sono dovute principalmente a superinfezioni batteriche. Il contagio avviene tramite le secrezioni nasali e faringee, probabilmente per via aerea tramite le goccioline respiratorie che si diffondono nell’aria quando il malato tossisce o starnutisce. In assenza di complicanze, per il morbillo non è prevista alcuna terapia specifica. In questo caso il trattamento consiste nella gestione dei sintomi: antipiretici per abbassare la febbre, antistaminici per il prurito procurato dall’eruzione cutanea, sciroppi per la tosse, gocce oculari per la congiuntivite.
Circa tremila casi sono stati segnalati in Europa nel 2016, di cui 728 solo in Italia. Nel corso del 2017 si è registrato un incremento dei casi di morbillo nel nostro Paese (dato Istituto Superiore di Sanità aggiornato al 25 Luglio: 3.842 casi, di cui 3 decessi) e nella maggior parte dei casi i soggetti coinvolti erano non vaccinati (89%).
Alessandra Serratore